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Prosegue il dialogo fiscale tra Parigi e Berna

(Keystone-ATS) Prosegue il dialogo in materia fiscale tra Svizzera e Francia. Oggi il ministro delle finanze francesi Michel Sapin è stato ricevuto a Berna dalla consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf. I due ministri hanno firmato una dichiarazione di intenti comune e un accordo che prevede di adeguare allo standard vigente dell’OCSE il sistema di scambio di informazioni su domanda tra Berna e Parigi, indica una nota del Dipartimento federale delle finanze (DFF).

L’incontro fa seguito alla visita a Berna del 6 marzo scorso dell’allora ministro francese dell’economia e delle finanze Pierre Moscovici. In occasione dei colloqui odierni, i due ministri si sono rallegrati dei progressi delle discussioni bilaterali. “La denuncia francese della convenzione in materia di imposte sulle successioni e l’opposizione del Parlamento svizzero al disegno di una nuova convenzione non rimettono in discussione questo dialogo fiscale”, precisa il comunicato.

Al centro degli scambi tra Sapin e Widmer-Schlumpf vi sono state diverse questioni fiscali di interesse comune, e in particolare, l’assistenza amministrativa in materia fiscale, la regolarizzazione del passato, l’imposizione dei lavoratori frontalieri, l’accesso al mercato per le imprese svizzere e il nuovo standard internazionale in materia di scambio automatico di informazioni.

Durante l’incontro, i due ministri delle finanze hanno firmato una dichiarazione comune, in cui sottolineano l’importanza della prosecuzione del dialogo fiscale, avviato dai due Stati il 5 novembre 2013. In questo testo, Widmer-Schlumpf e Sapin ribadiscono anche la loro volontà comune di rafforzare la cooperazione nella lotta contro la frode e l’evasione fiscale, nonché di partecipare attivamente agli sviluppi internazionali in questo ambito, si legge ancora nella nota.

I due ministri hanno pure sottoscritto un accordo in materia di assistenza amministrativa fiscale per aggiornare la convenzione franco-svizzera intesa ad evitare la doppia imposizione in materia di imposte sul reddito e sulla sostanza. L’accordo, che modifica il protocollo addizionale a questa convenzione, armonizza le relazioni bilaterali allo standard internazionale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in materia di scambio di informazioni su domanda. Esso era già stato parafato a margine della visita di Pierre Moscovici.

Critiche su lentezza Svizzera

Al termine dell’incontro, Michel Sapin si è rallegrato del clima “estremamente amichevole e comprensivo” delle discussioni avute con Widmer-Schlumpf. Queste dichiarazioni contrastano con le critiche mosse dallo stesso Sapin in un’intervista rilasciata al quotidiano romando “Le Temps”. Il ministro delle finanze francese criticava la “lentezza” di talune procedure attuali e invitava Berna ad “allinearsi alla nuova éra e alla trasparenza” in materia fiscale.

Ieri a Parigi Sapin aveva ricevuto rappresentanti di diverse banche elvetiche, tra cui UBS e Credit Suisse, per una discussione sulla regolarizzazione degli averi non dichiarati in Svizzera. Al quotidiano romando, il ministro delle finanze francese aveva tuttavia escluso una procedura destinata a risanare il passato. “Non si può regolarizzare la frode”, aveva sottolineato.

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