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PSA: vendite animali su internet, bilancio “deludente”

Sui principali siti web elvetici per vendite di animali "pullulano offerte svuotate di qualsiasi serietà" (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/EPA DPA/PATRICK PLEUL sda-ats

(Keystone-ATS) Sui principali siti web elvetici per vendite di animali “pullulano offerte svuotate di qualsiasi serietà”. È quanto sostiene la Protezione svizzera degli animali (PSA) che chiede prescrizioni legali e sanzioni penali.

La PSA ha effettuato un nuovo test riguardante la protezione degli animali sulle otto principali piattaforme di annunci online: “Il bilancio è deludente”, ha comunicato oggi l’organizzazione con sede a Basilea.

Come tre anni fa, la PSA constata che “regna un po’ ovunque una proliferazione incontrollata” e che le “offerte svuotate di qualsiasi serietà abbondano”. L’informazione sugli animali proposti lascia spesso a desiderare. Le condizioni di utilizzo delle piattaforme e la messa in guardia dal commercio degli animali mancano o sono insufficienti.

Nella maggior parte dei siti testati, la verifica degli annunci prima della loro pubblicazione è “lacunosa”. Lo stesso vale per quanto riguarda il controllo dell’identità dei venditori. Vi sono sempre offerte sotto pseudonimo e senza indicazione di un indirizzo di domicilio.

Gli annunci anonimi e le mancanze dei meccanismi di controllo sono “allettanti per i truffatori” che propongono offerte fittizie allo scopo di spillare denaro a “interessati creduloni”, sottolinea la PSA. “Persino venditori di cuccioli organizzati alla maniera mafiosa fiutano l’occasione di consegnare i loro animali d’allevamento in massa”.

Di fronte a questa situazione, la PSA chiede alle autorità di “emanare urgentemente disposizioni chiare e dotate di un effetto obbligatorio per il commercio di animali online”. L’organizzazione vuole anche prescrizioni legali che permettano sanzioni penali.

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