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Qualità di vita aumentata in Svizzera tra 2013 e 2015

(Keystone-ATS) La qualità di vita in Svizzera è aumentata tra il 2013 e il 2015, indica oggi l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale pubblicando i risultati di un rilevamento di dati concernenti società, economia e ambiente in 17 cantoni, tra cui il Ticino, ma non i Grigioni.

Il miglioramento è dovuto soprattutto a indicatori positivi nella sanità, che compensano un sensibile degrado ambientale. La situazione al sud delle Alpi non si discosta da quella del resto della Confederazione.

La ricerca viene realizzata ogni due anni e fu pubblicata la prima volta nel 2005. Fornisce dati complessivi ma anche di dettaglio sullo sviluppo sostenibile (caratterizzato appunto da un progresso nei tre ambiti società, economia e ambiente) per ogni realtà locale, permettendo confronti tra regioni e nel tempo.

Ogni quattro anni, oltre ai cantoni nell’indagine sono integrati anche 19 comuni, nessuno dei quali in Ticino e nei Grigioni. L’adesione di Cantoni e Comuni alla ricerca avviene su base volontaria. Oltre ai Grigioni, il rilevamento di quest’anno non comprende i due Appenzello, Basilea Città, Glarona, Nidvaldo, Obvaldo, Sciaffusa e, in Romandia, il Giura.

Per il 2015 in tutti i cantoni considerati la qualità di vita è aumentata, sottolinea l’ARE. L’Ufficio considera la qualità di vita uno dei più significativi aspetti della sostenibilità, che però comprende anche altri importanti parametri come “il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni future, la distribuzione equa delle risorse naturali, economiche, sociali e umane, nonché l’efficienza dello sfruttamento delle risorse”.

Migliora la salute

Un fattore essenziale per la qualità di vita è rappresentato dallo stato di salute; in tal senso, un risultato “incoraggiante” è il calo del tasso di mortalità precoce in 16 cantoni su 17 (indicatore “anni potenziali di vita persi”). In Ticino la diminuzione è sensibile: si è passati dalle 2385 ore perse ogni 100’000 abitanti nel 2013 alle 2106 ore di quest’anno.

Un’altra evoluzione positiva si registra ad esempio per quanto concerne gli incidenti stradali, il cui numero è sceso in tutti i 17 cantoni, registrando il calo maggiore in Ticino, Svitto e Vallese. Anche il rumore del traffico nel luogo di residenza influisce sulla qualità di vita. Dal rilevamento del 2005 il numero delle persone che si dicono disturbate dai decibel del traffico è sceso in tutti i cantoni, anche se talvolta il calo non è significativo.

Sempre alla voce società, i reati gravi di violenza sono invece aumentati in undici cantoni, tra cui il Ticino (da 13 a 21 ogni 100’000 abitanti nel quadriennio 2011-2015).

Ma il reddito si distribuisce in modo disuguale

La qualità di vita non evolve comunque per tutti allo stesso modo. Ad influire vi è ad esempio la distribuzione dei redditi: contrariamente agli obbiettivi economici dello Stato, dal 2013 la percentuale di popolazione che beneficia delle prestazioni sociali è aumentata in quasi tutti i cantoni; in Ticino è passata dal 2,0% al 2,4%, meno della media nazionale che ha raggiunto il 3%.

Un dato positivo è invece rappresentato dal calo, seppure lieve, in tutti i cantoni, rispetto al 2005, del numero dei contribuenti a basso reddito.

e soprattutto la qualità dell’ambiente peggiora

Alla voce ambiente, per quanto concerne il “capitale naturale” da trasmettere alle prossime generazioni, “gli indicatori tracciano un bilancio alquanto negativo”, scrive l’ARE. La qualità dell’acqua, calcolata in base alla concentrazione di nitrati nelle acque sotterranee, ad esempio è migliorata solo in quattro cantoni. In Ticino è peggiorata passando in media da 10,2 mg/l nel 2013 a 11,2 mg/l quest’anno.

Per quanto riguarda l’auspicato miglioramento della qualità dell’aria, in 15 cantoni la situazione è stazionaria. In Ticino il relativo indice di inquinamento (dove il valore 6 indica la peggiore qualità dell’aria e l’1 la migliore) è diminuito da 4 a 3. “Anche la diversità della flora, una risorsa importante per gli ecosistemi, non è cresciuta in modo significativo in alcun cantone”, deplora l’ARE.

Strumento pianificatorio

I risultati dell’inchiesta servono come base di partenza per la pianificazione strategica a livello dei singoli Consigli di Stato. Sempre più Cantoni si basano su questi indicatori per elaborare i propri rapporti sulla sostenibilità, sottolinea l’ARE.

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