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Residenze secondarie: comuni “ribelli” potrebbero essere denunciati

(Keystone-ATS) L’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) vorrebbe che i comuni che continuano a rilasciare permessi di costruzione per nuove residenze secondarie possano venir denunciati penalmente. Una proposta in tal senso è stata trasmessa al gruppo di lavoro incaricato di preparare la base legale per l’applicazione dell’iniziativa popolare contro le seconde case approvata l’11 marzo da popolo e cantoni.

Confermando all’ats quanto riportato dalla “NZZ am Sonntag”, il vicedirettore dell’ARE Stephan Scheidegger ha affermato che questa proposta – che concerne ovviamente unicamente i comuni dove il tasso di residenze secondarie è già oggi superiore al 20% previsto dall’iniziativa – figura effettivamente nel primo progetto d’ordinanza. Egli ha però affermato che è ancora presto per sapere se questa clausola sarà presente nella versione definitiva che sarà sottoposta al Consiglio federale.

Confederazione e cantoni interpretano l’iniziativa in modo diametralmente opposto: la sera della votazione, la consigliera federale Doris Leuthard aveva affermato che la limitazione delle residenze secondarie entrava in vigore immediatamente. I cantoni alpini ritengono invece che permessi di costruzione per questo tipo di abitazioni possano essere rilasciati fino a fine anno.

Il gruppo di lavoro, istituito dalla Leuthard e diretto dall’ARE, ha il compito di chiarire le questioni più importanti relative all’attuazione del nuovo articolo costituzionale. Esso dovrà in particolare chiarire la nozione di “abitazione secondaria” e definire le disposizioni transitorie.

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