Russia: Greenpeace farà ricorso per rilascio attivisti blitz
Greenpeace presenterà appello alla giustizia russa contro la detenzione dei 30 attivisti dell'organizzazione ambientalista che hanno partecipato al blitz contro una piattaforma di Gazprom nell'Artico. Lo annuncia la stessa Ong in un comunicato, in cui afferma di "non essere intimidita".
"Il gruppo - si legge nella nota di Greenpeace - non è intimidito e i suoi avvocati faranno appello chiedendo la liberazione immediata delle persone detenute". Dei 30 attivisti arrestati dai russi (26 stranieri di 18 Paesi, tra cui uno svizzero e quattro russi) sulla nave rompighiaccio Arctic Sunrise, scrive l'ong, 22 resteranno in carcere in "detenzione cautelativa" per due mesi e otto per tre giorni.
"I nostri militanti pacifici sono in carcere per aver messo in luce attività pericolose di Gazprom", il colosso petrolifero russo, ha commentato Kumi Naidoo, direttore di Greenpeace International. "Questi provvedimenti di giustizia - ha aggiunto - sono una reliquia di un'altra epoca, come lo è l'industria petrolifera russa".
Il portavoce di Gazprom, Serghiei Kuprianov, ieri ha dichiarato alla radio Eco di Mosca che i militanti ambientalisti hanno agito "in modo totalmente illegale". I militanti sono detenuti a Murmansk e sono indagati per "pirateria", un crimine passibile di condanna fino a 15 anni in Russia.