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Russia: razzo Proton cade nella steppa subito dopo il lancio

(Keystone-ATS) A pochi istanti dal lancio il razzo ha cominciato a ruotare su se stesso e a perdere rapidamente l’assetto, puntando verso terra in una lingua di fuoco e precipitando. È accaduto nella steppa del Kazakhstan, a nemmeno 60 chilometri dalla base russa di Baikonur, dalla quale il razzo Proton-M era partito.

Il volo, finito in un tremendo impatto, è durato appena 30 secondi e avrebbe dovuto portare in orbita altri tre satelliti del sistema di navigazione Glonass, la risposta russa al sistema americano Gps e all’europeo Galileo. La perdita è stimata in almeno 200 milioni di dollari.

In seguito all’incidente, il quarto negli ultimi due anni e mezzo, la base di Baikonur è stata sgombrata per motivi di sicurezza. Si teme infatti che l’impatto possa aver liberato la sostanza utilizzata come propellente, chiamata dimetilidrazina asimmetrica (Udmh), nota per essere cancerogena e che può essere assorbita attraverso la pelle.

In seguito all’allerta per una nube tossica diretta verso le città di Baikonur, Akai e Tyuratam, le autorità cittadine hanno invitato la popolazione a restare in casa, a spegnere i condizionatori d’aria e a chiudere porte e finestre. Secondo fonti della stampa locale la pioggia che ha cominciato a cadere poco dopo l’incidente ha aiutato a dissipare la nube.

Purtroppo la storia del lanciatore Proton, compresa la versione più recente Proton-M, non è nuova a gravi incidenti. Quello di oggi è il quarto che si è verificato dal 5 dicembre 2010. Anche allora con il Proton sono andati in fumo tre satelliti del sistema di navigazione Glonass a causa di un problema allo stadio superiore del lanciatore, il Block-Dm-03.

Il 17 agosto 2011 un nuovo guasto allo stadio superiore (questa volta il Briz-M) aveva mandato in fumo un satellite per le telecomunicazioni. Il 6 agosto 2012 è stato ancora un guasto dello stadio Briz-M all’origine del fallimento del lancio, nel quale sono andati perduti due satelliti per telecomunicazioni.

Per chiarire le cause dell’incidente avvenuto nella serata di ieri l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha istituito una commissione d’inchiesta. Secondo le prime ricostruzioni ci sarebbe stato un guasto ad uno dei sei motori del primo stadio.

Resta da vedere se e come l’incidente di oggi potrà influenzare i prossimi lanci previsti da Baikonur, entrambi importanti per la Stazione Spaziale Internazionale. Il 24 luglio dovrebbe partire un cargo Progress 52 con un carico di rifornimenti e il 25 settembre è previsto il lancio di tre nuovi membri dell’equipaggio con una Soyuz.

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