Samsung: debole in Borsa a Seul (-1,05%) dopo arresto Lee
(Keystone-ATS) Samsung Electronics cede alla Borsa di Seul dopo l’arresto del vice presidente Lee Jae-yong, nonché erede della famiglia fondatrice della più grande conglomerata della Corea del Sud.
I titoli del colosso dell’elettronica sono scambiati a 1.881.000 won (-1,05%), vicino ai minimi intraday.
Lee, manager di 48 anni, è coinvolto nello scandalo che ha interessato la presidente della Repubblica Park Geun-hye (ora sotto impeachment) e la sua stretta confidente Choi Soon-sil (in stato di arresto), essendo accusato di corruzione, spergiuro, truffa e altri reati.
Avrebbe versato o promesso, secondo le tesi della procura speciale al lavoro sulla vicenda, 37,5 milioni di dollari circa a Choi in cambio di un’ampia copertura politica.
La prima richiesta della procura è stata respinta a gennaio a causa dei dubbi espressi dalla Corte distrettuale centrale di Seul sulle accuse non sufficientemente sostenute dalle prove presentate. La situazione si è invece ribaltata al secondo esame