San Gottardo: economiesuisse vuole raddoppio, malgrado "no" di Uri
La Federazione delle imprese svizzere economiesuisse vuole il raddoppio del San Gottardo, malgrado il voto contrario di ieri del Canton Uri. Dire sì o no alla costruzione di una seconda galleria è una questione di rilevanza nazionale, ha detto oggi all'ATS Dominique Reber, membro della direzione.
Economiesuisse sta lavorando a un proprio progetto, basato sulla cosiddetta Public-Private-Partnership. Ciò significa che i costi verrebbero sopportati non solo dall'ente pubblico, ma anche da grandi investitori privati. "Siamo in contatto con banche e imprese di costruzione", ha detto Reber, che non ha però voluto fornire dettagli. La questione del finanziamento è comunque risolvibile, anche attraverso la riscossione di un pedaggio.
Secondo economiesuisse, la costruzione di un secondo traforo non provocherà disagi supplementari: una volta ultimati i lavori di ristrutturazione della vecchia galleria, il traffico scorrerebbe infatti lungo due canne monodirezionali, senza capacità aggiuntive e in conformità con l'articolo costituzionale sull'arco alpino.
La galleria stradale del San Gottardo è stata inaugurata nel 1980 e dovrà essere completamente risanata nei prossimi dieci, quindici anni. L'operazione, che comporterà lunghi periodi di chiusura, suscita preoccupazioni in Ticino.
Ieri, la presidente del Consiglio di Stato Laura Sadis ha detto alla RSI che dopo il no urano il Ticino punta ora sul sostegno di altri cantoni, tanto più che la galleria autostradale svolge un ruolo importante negli scambi commerciali con l'Italia.
Deluso anche il consigliere agli Stati Filippo Lombardi, che da Uri si aspettava un po' più di solidarietà. Secondo il "senatore" PPD, gli urani hanno sottovalutato le conseguenze economiche della chiusura. I ticinesi, ha aggiunto, avrebbero sicuramente votato in modo diverso.
In dicembre il Consiglio federale ha preso atto di un rapporto dell'Ufficio federale delle strade (Ustra) sul risanamento del San Gottardo: in esso si sostiene che lo scavo di un secondo traforo non è necessario.