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Sandra icona dell’ironia, mai senza Raimondo

(Keystone-ATS) ROMA – Soubrette per Macario, Sbirulino per i bambini e l’archetipo della mogliettina intransigente e capricciosa per tutti gli italiani. E questo anche grazie al suo inossidabile rapporto di coppia e professionale con Raimondo Vianello, 52 anni di vita insieme, molta passata in tv, interrotta il 15 aprile 2010 alla morte di lui.
Ma Sandra Mondaini – morta oggi a 79 anni al San Raffaele di Milano dopo una lunga battaglia contro il cancro e da tre anni costretta su una sedia a rotelle a causa della vasculite, che provoca l’infiammazione dei muscoli e dolori fortissimi – era soprattutto un’attrice brillante disposta, nell’Italia del dopoguerra, ad abbandonare lustrini e paillettes per essere una prima donna che puntava sulla comicità pura, sulla recitazione.
Milanese di nascita (1 settembre 1931) e figlia d’arte di Giaci, noto pittore e umorista del “Bertoldo”, la Mondaini inizia a recitare in teatro con Marcello Marchesi, amico di famiglia. Ma è nel 1955 la vera svolta della sua carriera quando viene chiamata da Erminio Macario che due anni prima l’aveva vista lavorare come “generica” in uno dei primi programmi della tv italiana.
Accanto al genio della rivista e della comicità, Sandra impara la professione e la disciplina ferrea del palcoscenico. Ogni minimo sbaglio le costa una multa che può arrivare alle tremila lire, ma nonostante questo recita con Macario in una trilogia di riviste di Amendola e Maccari, ottenendo un successo straordinario (“L’uomo si conquista la domenica”, 1955-56; “E tu biondina…”, 1956-57; “Non sparate alla cicogna!”, 1957-58).
Nel 1958 Sandra incontra il giovane Raimondo Vianello, il quale quattro anni dopo (1962) diventerà suo marito e compagno di vita e di lavoro. Insieme a Vianello e Gino Bramieri, formano un trio che s’impone con successo in “Sayonara Butterfly” (1959) di Marcello Marchesi, “Puntoni e Terzoli”, parodia dell’opera pucciniana. Sempre i tre, nella stagione 1959-60, presentano una rivista nel segno della tradizione, “Un juke box per Dracula”, ricca di satira politica e sociale. Poi la Mondaini viene chiamata da Garinei e Giovannini per interpretare la commedia musicale “Un mandarino per Teo”, accanto a Walter Chiari, Alberto Bonucci e Ave Ninchi. Dopo questa esperienza si dedica soprattutto alla televisione, nella quale aveva cominciato a lavorare nel 1953.
La sua lunga carriera annovera anche alcune commedie sul grande schermo: “Noi siamo due evasi” (1959), “Caccia al marito” (1960), “Ferragosto in bikini” (1961) e “Le motorizzate” (1963). In teatro ha invece interpretato, tra l’altro, l'”Ora della fantasia” (commedia da cui Billy Wilder trasse “Baciami, stupido”), insieme a un giovanissimo Pippo Baudo.
Ma è la tv il suo habitat naturale: il primo grande successo arriva con un classico come “Canzonissima” (1961-62), dove interpreta il personaggio di Arabella, spocchiosa enfant prodige. La coppia Vianello-Mondaini porta invece in scena negli anni Settanta gli ironici drammi quotidiani di una coppia qualunque in varietà, come “Sai che ti dico?” (1972), “Tante scuse” (1974), “Noi… no” (1977), “Io e la Befana” (1978), “Stasera niente di nuovo” (1981). È la nascita della più inossidabile e celebre coppia della televisione italiana che prende in giro, per 50 anni, le manie domestiche che ossessionano ogni menage familiare.
Dal 1982 fino a oggi la coppia passa alle reti Fininvest dove, con grande successo di pubblico, presentano numerosi varietà come “Attenti a quei due” (1982), “Zig Zag” (1983-86) e la trasmissione che porta il loro nome: “Sandra e Raimondo Show” (1987). I due dal 1988 sono interpreti su Canale 5 della sit-com “Casa Vianello”, dove interpretano fondamentalmente se stessi; Sandra una annoiata e mai rassegnata consorte e Vianello l’archetipo dell’uomo italiano sempre pronto a tradire la moglie con donne e calcio. È un grande successo che rientra a pieno titolo nella storia della tv. Casa Vianello diventa così negli anni un vero e proprio format declinato anche in “Cascina Vianello” (1996) e “I misteri di Cascina Vianello” (1997) e nell’inedito Crociera Vianello, un tv movie girato quest’estate su una vera nave da crociera e che rappresenta anche un festeggiamento televisivo dei 52 anni di vita insieme a Raimondo.
E proprio alla coppia era stato tributato un omaggio all’ultimo festival di Sanremo con il premio Siae alla creatività. Quella di fine febbraio, un po’ acciaccata per entrambi in verità, è stata l’ultima apparizione sul palcoscenico della tv di cui è stata una diva popolare e amatissima.

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