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Sanremo: Benigni e fantasma Fiorello, Italia s’è desta

(Keystone-ATS) Roberto Benigni tornerà a calcare il palco dell’Ariston nella serata più solenne del festival, quella dedicata all’Unità d’Italia. E intanto su Sanremo aleggia l’ombra di Fiorello, che però sembra non si materializzerà neanche quest’anno.

“Ci sono artisti che fino all’ultimo lavorano a un’idea – dice il direttore artistico Gianmarco Mazzi riferendosi a Fiorello -, finché non la trovano non ti danno risposta. In questo senso potrei dire che le trattative non ci sono più. Dico anche che però amano anche giocare sul fattore sorpresa. Potrei dire che al momento pensiamo che Fiorello non ci sia”.

Ma Benigni ci sarà. Quando irruppe da Celentano a ‘Rockpolitik’, nel 2005, fece il 70% di share. Ma erano altri tempi. In un panorama televisivo totalmente rivoluzionato, già il 35% sarebbe un trionfo. Soprattutto visto che dovrà vedersela con la corazzata di Santoro, Annozero. Fortemente voluto dalla Rai, il Roberto nazionale dovrà galvanizzare la platea in una serata difficile, inedita, che ripercorrerà in musica i momenti salienti della storia italiana degli ultimi 150 anni.

Il comico, però, “non si metterà a sbeffeggiare”, assicura Gianni Morandi dando la notizia al Sanremo question time. “Ho parlato con lui – spiega il “Capitano” – e mi ha detto che verrà in una serata sobria e solenne, non si metterà a giocare e fare battute. Ha chiesto di venire in quella serata e non credo che venga per mettere in ridicolo l’Inno di Mameli, ma verrà come ha fatto con Dante a raccontarci l’esegesi degli italiani”.

Comunque, al festival non andrà a titolo gratuito, come è successo per “Vieni via con me”. Sul suo compenso, dice Mazza, “c’è la volontà di incontrarci. Si sta chiudendo la trattativa e non c’è nessun braccio di ferro, non ci sono richieste esagerate. Benigni ha trovato l’idea giusta e noi siamo felici di averlo”. I rumors parlano di un compenso di 200 mila euro per mezz’ora di presenza, e c’è già chi nelle file della Lega polemizza.

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