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Scandalo Petrobras-Odebrecht, svizzero-brasiliano alla sbarra

Il quartiere generale di Odebrecht a Sao Paulo, Brasile. KEYSTONE/EPA EFE/SEBASTIAO MOREIRA sda-ats

(Keystone-ATS) Un cittadino svizzero-brasiliano dovrà comparire dinanzi al Tribunale penale federale di Bellinzona per rispondere dell’accusa di riciclaggio e corruzione di pubblici ufficiali nell’ambito dello scandalo Petrobras-Odebrecht.

Si tratta del primo atto d’accusa con rito abbreviato promosso dal Ministero pubblico della Confederazione (MPC) nei confronti di una persona coinvolta in questo caso, si legge in una nota odierna dello stesso ministero pubblico.

L’atto d’accusa in questione è il risultato della “proficua cooperazione bilaterale” tra le autorità di perseguimento penale del Brasile e del Portogallo. In questi due Paesi sono stati avviati procedimenti penali per riciclaggio di denaro collegato alla corruzione nei confronti dello stesso imputato.

Al momento, nel complesso della vicenda Petrobras-Odebrecht sono pendenti presso il MPC circa 60 procedimenti penali, tra cui due contro istituti finanziari in Svizzera. Circa 15 procedimenti sono stati assunti dalle autorità brasiliane a fini di perseguimento.

In Svizzera sono stati nel frattempo confiscati patrimoni per oltre 620 milioni di franchi, di cui 390 milioni restituiti alle autorità di Brasilia. Parallelamente alle inchieste condotte dal MPC, circa 150 domande di assistenza giudiziaria di diversi Paesi, principalmente del Brasile, sono state delegate dall’Ufficio federale di giustizia al MPC per esecuzione.

Le accuse contro le due società sono legate al loro coinvolgimento nella vicenda di corruzione del gruppo petrolifero brasiliano Petrobras, che coinvolge la classe politica del paese e ha già portato a decine di arresti.

Fra i protagonisti di questa vicenda figura il gigante brasiliano della costruzione Odebrecht, vicenda che ha portato all’arresto del suo presidente, Marcelo Odebrecht, e altri dirigenti del gruppo. Stando all’inchiesta in corso in Brasile, fra il 2004 e il 2014 le imprese si sono spartite il mercato di Petrobras pagando tangenti ai direttori della compagnia. Una parte delle commissioni era riversata a personalità politiche.

In Svizzera, l’inchiesta contro Petrobras è stata avviata nel 2014 e quella contro Odebrecht nel 2015. Nella Confederazione sono emersi più di 300 conti presso oltre 30 istituti bancari, tramite i quali sono state presumibilmente pagate le tangenti. I beneficiari economici della maggior parte delle relazioni bancarie intestate a società sono dirigenti di Petrobras, manager di imprese fornitrici, intermediari finanziari e, direttamente o indirettamente, imprese brasiliane o estere che hanno pagato tangenti.

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