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Scienziati nel cervello di Stephen Hawking?

(Keystone-ATS) Più o meno come in ‘Being John Malkovich’, il film del 1999 in cui un marionettista scopre un portale che gli permette di entrare nel cervello dell’attore. Il fisico britannico Stephen Hawking è diventata la cavia volontaria di un futuristico esperimento in cui scienziati cercheranno di entrare nel suo cervello.

L’autore di Brief History of Time sta mettendo alla prova uno ‘strumentò messo a punto da ricercatori di Stanford che gli consentirà di comunicare attraverso le onde cerebrali, riporta il sito online del Daily Telegraph. Lo strumento, battezzato iBrain, riesce a captare le onde cerebrali e a comunicarle via computer.

Hawking, che ha 70 anni, ha perso 30 anni fa la possibilità di parlare e usa un computer per comunicare con il mondo esterno ma la malattia degenerativa che lo ha reso progressivamente sempre più incapace di muoversi sta limitando anche questa forma di contatto.

L’iBrain, inventato dal professore di Stanford Philip Low, è uno scanner che misura l’attività elettrica del cervello. “Vorremmo trovare un modo per bypassare il suo corpo, praticamente hackerare il suo cervello”, ha detto Low al giornale britannico in vista di un congresso il mese prossimo a Cambridge dove saranno presentati i risultati della ricerca.

Nel comunicato che anticipa dettagli dello studio, Hawking e Low descrivono come il fisico britannico abbia imparato a creare pattern di impulsi immaginando di muovere le mani e le gambe. L’obiettivo è di perfezionare la tecnologia per riconoscere attività cerebrali più sofisticate e tradurle in parole.

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