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Scorie radioattive: UFE pubblica rapporto socioeconomico

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 novembre 2014 - 16:06
(Keystone-ATS)

L'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha pubblicato oggi il rapporto conclusivo relativo alle ripercussioni per il prossimo secolo sull'ambiente e sulla società di un deposito in strati geologici profondi di scorie radioattive. Durante quattro anni sono stati analizzati vari siti nelle regioni atte a ospitare il deposito, ossia Lägern Nord (ZH/AG), Giura Est (AG), Giura Sud (AG/SO) e Zurigo Nord-Est, Südranden (SH) e Wellenberg (NW).

Per quel che concerne le ripercussioni economiche, la presenza di un deposito in strati geologici profondi può avere potenzialmente effetti negativi in quelle regioni dove i settori d'attività principali sono il turismo e l'agricoltura. Le zone dove i settori dell'edilizia e della lavorazione dei metalli sono già presenti può invece avere benefici dal punto di vista occupazionale e fiscale.

I futuri depositi di rifiuti radioattivi non dovrebbero invece avere alcun effetto sulle aree protette e sulle acque sotterranee: le zone sensibili sono infatti già state scartate durante il processo di individuazione dei siti. L'impatto negativo riguarderà dunque principalmente il consumo di superficie.

Per quel che concerne le conseguenze sulla società, i depositi sono valutati negativamente se sono in zone densamente abitate e se gli impianti di superficie sono molto visibili. Se invece nelle vicinanze si trovano già attività industriali e commerciali l'apprezzamento è più positivo.

Lo studio divulgato oggi fa parte della complessa procedura di selezione dei siti che dovranno ospitare le scorie radioattive. La ricerca esamina le conseguenze della costruzione, dell'esercizio e della chiusura - lungo un arco temporale di circa 100 anni - di un eventuale deposito.

Nella selezioni dei siti "la sicurezza ha la priorità assoluta", puntualizza l'UFE. Per questo motivo lo studio socioeconomico-ecologico non ha alcuna influenza sulla scelta del deposito sotterraneo, ne ha invece per l'ubicazione degli impianti di superficie.

A inizio 2015, la Società cooperativa nazionale per l'immagazzinamento di scorie radioattive (Nagra) proporrà almeno due siti per il deposito di scorie altamente radioattive e due siti per i rifiuti meno radioattivi. Il governo rilascerà allora l'autorizzazione di massima per uno dei due siti di ciascuna categoria o opterà per un sito unico per tutti i tipi di scorie. L'approvazione finale spetterà al parlamento, ma questa sarà soggetta a referendum facoltativo.

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