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Segretario di Stato Gasser: Svizzera non è manipolatrice di cambi

Il segretario di Stato alle questioni finanziare internazionali del Dipartimento federale delle finanze (DFF) Jörg Gasser (foto d'archivio). Keystone/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Il segretario di Stato alle questioni finanziare internazionali del Dipartimento federale delle finanze (DFF) Jörg Gasser ha difeso oggi la politica della Svizzera e della Banca nazionale (BNS).

In un’intervista all’emittente tv CNBC Singapore ha affermato che “la Svizzera non manipola il valore esterno della propria valuta”. Gasser non si dice sorpreso del fatto che la Svizzera si trovi sull’elenco dei paesi sotto osservazione del Dipartimento americano del Tesoro per possibili manipolazioni dei corsi di cambio. Già con l’amministrazione precedente vi erano state discussioni sul tema, ha spiegato.

Il problema è piuttosto che il franco è fortemente sopravvalutato, soprattutto nei confronti dell’euro. Da sempre la valuta elvetica rappresenta un valore rifugio – ha ricordato il segretario di Stato – e il contesto dei tassi bassi rende la situazione ancor più difficile.

Il vero problema tuttavia non è il vigore del franco, ma la debolezza dell’euro. La politica monetaria della valuta unica viene decisa a Francoforte dalla Banca centrale europea. “Dobbiamo mantenere la nostra valuta a un livello che permetta all’economia elvetica di funzionare”, ha aggiunto Gasser.

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