Prospettive svizzere in 10 lingue

Senza oranghi e scimpanzé ci sarà più CO2

(Keystone-ATS) Mentre l’uomo continua a immettere gas serra nell’atmosfera, gli altri primati contribuiscono a rimuoverla, semplicemente con la loro presenza. Gorilla, oranghi e scimpanzé giocano un ruolo chiave nella crescita delle foreste tropicali, il nostro “magazzino” della CO2

Tanto che se dovessero venire a mancare – un’ipotesi non così remota – la Terra se la passerebbe peggio.

Come si legge in un nuovo studio internazionale pubblicato sulla rivista Science Advances, i grandi animali frugivori, che cioè si nutrono prevalentemente di frutta, assolvono la funzione di spargere i semi più grandi, quelli spesso associati alle specie di albero più imponenti e a maggiore densità legnosa, in grado quindi di assorbire e immagazzinare meglio l’anidride carbonica rispetto agli alberi di piccola taglia. In altre parole i grandi primati, come anche i tapiri e i tucani, “seminano” gli alberi più utili all’ambiente, ingerendo i semi che passano intatti nel tratto digestivo e vengono poi dispersi a terra.

“I grandi mammiferi e uccelli provvedono da soli alla quasi totalità dello spargimento dei semi, ma sono minacciati dalla caccia, dal traffico illegale e dalla perdita di habitat”, spiegano gli esperti. Un fenomeno confermato dall’Unione internazionale per la conservazione della natura, secondo cui oltre la metà dei primati presenti nel mondo è a rischio estinzione.

“Nel tempo il declino e l’estinzione della megafauna indurrà una perdita delle grandi latifoglie. La composizione delle foreste tropicali cambierà e ciò a sua volta avrà un impatto negativo sulla loro capacità di immagazzinare carbonio e dunque di contrastare il cambiamento climatico”, avvertono i ricercatori. Tuttavia, almeno finora, gli sforzi per tutelare l’assorbimento di CO2 da parte delle foreste sono andati nell’unica direzione del contrasto alla deforestazione, senza dare importanza alla tutela degli animali che le abitano e svolgono servizi ecosistemici indispensabili.

L’auspicio degli studiosi è che “i programmi dell’Onu per la riduzione delle emissioni causate dalla deforestazione considerino la preservazione della fauna delle foreste come precondizione fondamentale”. Proteggere gli animali, concludono, aumenterà l’efficacia degli sforzi in atto.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR