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Serbia: corruzione, 5 anni a noto magnate Miskovic

Un'immagine del 2013 mostra il noto magnate Miroslav Miskovic (foto d'archivio). Keystone/AP/MARKO DROBNJAKOVIC sda-ats

(Keystone-ATS) Un tribunale di Belgrado ha condannato oggi a cinque anni di reclusione il noto magnate Miroslav Miskovic per favoreggiamento del figlio Marko in reati di evasione fiscale per un ammontare di circa 3 milioni di euro.

A Miskovic è stata inflitta anche una sanzione di 8 milioni di dinari (circa 65 mila euro). I giudici hanno al tempo stesso assolto Miskovic dall’accusa di riciclaggio di denaro.

Miroslav Miskovic, potente imprenditore considerato l’uomo più ricco della Serbia, era stato arrestato nel dicembre 2012 con l’accusa di corruzione, abusi e operazioni illecite nella privatizzazione di imprese attive nella costruzione di strade. L’avvio del processo a suo carico aveva mobilitato media e attenzione nell’intera Serbia, divenendo un evento simbolo della lotta alla corruzione.

Nel luglio 2013 Miskovic era stato rilasciato dietro pagamento di una maxi-cauzione equivalente a 12 milioni di euro. Gli era stato tuttavia ritirato il passaporto.

Miskovic, che può presentare ricorso contro la sentenza di condanna, ha una ricchezza stimata in miliardi di euro. Fece fortuna all’ombra del vecchio regime di Slobodan Milosevic e negli ultimi anni, alla testa del gruppo Delta Holding, ha esteso i suoi affari e influenza a buona parte della regione balcanica, operando in svariati settori, dalla grande distribuzione e reti di supermercati all’agroalimentare, dall’immobiliare alle assicurazioni.

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