Sessione giovani: opinioni più critiche, ma voglia di partecipare
BERNA - I partecipanti alla Sessione dei giovani sono diventati più critici: lo scorso fine settimana hanno infatti accolto soltanto sei petizioni su quattordici, ha indicato all'ATS Geo Taglioni, il responsabile ticinese del progetto organizzato dalla Federazione Svizzera delle Associazioni Giovanili (FSAG).
I duecento parlamentari "in erba" provenienti da tutta la Svizzera, tra cui anche una ventina di italofoni, hanno in particolare bocciato l'istituzione di una cassa malati unica a livello nazionale, proposta respinta con 89 voti contro 60. Una netta maggioranza (98 contro 59) è anche contraria a un limite di otto anni per la carica di consigliere federale. Pure affossata la creazione di un fondo, finanziato con un'imposta prelevata sull'accesso a internet, per promuovere un utilizzo responsabile dei nuovi media.
La partecipazione politica rimane invece una priorità della sessione dei giovani: con 95 voti contro 52, essa esorta infatti il parlamento a introdurre il voto elettronico tramite internet. Tale sistema andrebbe accompagnato da guide interattive che rendano l'e-voting accessibile a tutti.
Per coinvolgere i giovani nelle decisioni politiche, è però necessario estendere il diritto di voto anche a chi ha 16 anni, ha auspicato Taglioni. Il 29 novembre toccherà ai cittadini bernesi esprimersi in merito. Finora solo la popolazione di Glarona ha accolto tale proposta. Il Gran Consiglio ticinese recentemente si è invece detto contrario: "è stata un'occasione mancata per confermare il ruolo pionieristico del Ticino in molti settori", ha commentato Taglioni.