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Settore tessile: arriva nuovo contratto collettivo

L'intesa prevede tra l'altro un aumento dei salari minimi fino al 2,5% Keystone/MARCEL BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) per il settore tessile e dell’abbigliamento.

L’intesa concordata dai sindacati Unia e Syna con l’associazione padronale Swiss Textiles prevede un aumento dei salari minimi (fino a +2,5%), più diritti di partecipazione per i dipendenti e una maggiore protezione contro i licenziamenti per i lavoratori di oltre 55 anni.

Il nuovo CCL – spiega un comunicato odierno di Unia – comprende anche un congedo maternità prolungato a 16 mesi, un congedo paternità di 5 giorni e un congedo di adozione di 10 giorni. Per la prima volta gli apprendisti saranno sottoposti alle principali disposizioni del contratto, beneficiando così fra l’altro di un salario minimo e di una tredicesima mensilità.

Il CCL entrerà in vigore il primo luglio per una durata di quattro anni. Si applicherà a cinque aziende per un totale di 1600 persone.

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