Prospettive svizzere in 10 lingue

Singapore: sprayer svizzero confessa graffiti, 5 mesi di carcere

(Keystone-ATS) SINGAPORE – Il cittadino elvetico accusato a Singapore di vandalismo per aver imbrattato un treno della locale metropolitana è stato condannato oggi a cinque mesi di prigione e a tre bastonate. L’uomo ha ammesso i fatti davanti alla Corte e ha poi lasciato il tribunale scortato dalla polizia. Il suo legale ha ora dieci giorni per fare ricorso.
Nella motivazione della sentenza, il giudice See Kee Oon ha sottolineato che si è trattato di “un atto criminale premeditato”. Dal canto suo, l’avvocato difensore ha dichiarato durante il processo che il suo cliente – da un anno e mezzo a Singapore – ha sempre tenuto un comportamento esemplare e, prima della bravata, non si è mai reso colpevole di alcunché.
Il consulente informatico di 32 anni era stato incriminato e posto in detenzione preventiva ad inizio giugno, prima di essere rimesso provvisoriamente in libertà al pagamento di una cauzione di 100’000 dollari (circa 82’000 franchi). Il suo passaporto è sotto sequestro.
Il 17 maggio scorso si era introdotto in un deposito della metropolitana, assieme ad un cittadino britannico che ha nel frattempo lasciato Singapore, e aveva decorato di graffiti un convoglio. Un reato, quest’ultimo, passibile nel piccolo paese asiatico, amante di ordine e pulizia, di una pena detentiva fino a tre anni, di otto bastonate e di una multa pari a 2’000 dollari (1’645 franchi).
La severa legge contro gli atti vandalici applicata a Singapore era diventata famosa in tutto il mondo nel 1994 quando un ragazzino americano Michael Fay fu preso a frustate per aver danneggiato alcune macchine, nonostante i numerosi appelli alla clemenza tra cui quello dell’allora presidente USA Bill Clinton.
Al processo odierno era presente anche un rappresentante dell’ambasciata svizzera. In una presa di posizione, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha precisato che i cittadini elvetici devono sottostare alle leggi di Singapore. Il DFAE ha tuttavia aggiunto che le pene corporali “sono estranee al nostro stato di diritto. Ed è quanto abbiamo sottolineato alle autorità di Singapore nei regolari contatti che abbiamo avuto”. Nell’ambito della protezione consolare, l’ambasciata porterà il proprio sostegno al cittadino elvetico.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR