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Siria: 5,7 milioni di profughi interni, CICR è disastro

(Keystone-ATS) Un esercito di 5,7 milioni di sfollati all’interno del Paese, che si aggiungono agli oltre due milioni di profughi in quelli vicini. Attacchi ai convogli umanitari, 22 membri della Mezzaluna Rossa siriana uccisi dall’inizio del conflitto e tre operatori della Croce Rossa sequestrati. L’emergenza umanitaria in Siria è come una guerra dentro la guerra.

L’Onu conferma: i siriani costretti ad abbandonare le proprie case sono arrivati a quota 6,5 milioni, ha reso noto il capo degli affari umanitari delle Nazioni Unite, Valerie Amos.

“Prima di arrivare qui sono stato in Yemen, Afghanistan e Iraq, ma non ho mai visto niente di simile, per la complessità della situazione e il numero delle forze in campo”, dice all’ANSA Simon Schorno, capo della Comunicazione del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) in Siria. “Qui anche la salute – denuncia Schorno – è usata come un’arma di guerra da tutte le parti, con minacce e attacchi al personale sanitario”.

Dal fronte governativo, la denuncia è quella del ministro per gli Affari sociali e capo del comitato interministeriale per i soccorsi, signora Kinda al Shammat. “I fondi necessari per dare assistenza ai profughi interni sono enormi – dice – ma a causa delle sanzioni, anche della Ue, non possiamo ricevere un euro in aiuti finanziari, nemmeno dai nostri emigrati. Oggi tutti parlano delle sofferenze del popolo siriano, ma la verità è che contribuiscono a farli soffrire ancora di più”.

Gli aiuti dai Paesi occidentali possono arrivare solo in forma materiale, come cibo e medicinali, attraverso le agenzie dell’Onu. Ma non in trasferimenti finanziari al governo per rispondere alle mille esigenze che vanno dagli alloggi alla sanità, all’assistenza ai disabili, fino alle iniziative a protezione di donne e bambini. Come una campagna di informazione sui pericoli sociali della guerra, quali la prostituzione, il lavoro minorile, il reclutamento di soldati-bambini. “Abbiamo individuato – dice Kinda al Shammat – almeno 50 casi di bande armate che hanno utilizzato bambini in combattimenti e abbiamo fatto una legge speciale per punire questi atti”.

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