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Siria: Ankara, Assad sia processato per crimini di guerra

Provato ormai l'uso di gas tossici secondo la Turchia KEYSTONE/AP Edlib Media Center/UNCREDITED sda-ats

(Keystone-ATS) Gli organismi internazionali “dovrebbero dichiarare (il presidente siriano) Bashar al-Assad un criminale di guerra e processarlo”. Lo ha detto il ministro turco della Salute, Recep Akdag.

Lo ha fatto dopo aver presentato alla stampa i risultati degli esami sulle vittime dell’attacco di una settimana fa a Idlib, nel nord della Siria, che secondo Ankara confermano l’uso di gas Sarin nel raid.

Al potere da 17 anni

Il presidente siriano Bashar al-Assad incarna un potere che domina la Siria da circa mezzo secolo e che oggi deve gran parte della sua relativa stabilità al sostegno di Russia e Iran.

La sua presenza ai vertici del regime di Damasco è da molti considerata indispensabile alla tenuta degli equilibri locali e regionali. Mentre da molti altri è vista come la causa del prolungarsi del conflitto in corso da sei anni.

Il 51enne Bashar è figlio ed erede politico del presidente Hafez al-Assad, fondatore del regime dal 1970 e per trent’anni a capo col pugno di ferro di un sistema autoritario capace di superare indenne diverse tempeste interne e regionali.

Assad figlio è presidente della Siria dall’estate del 2000, anno della morte del padre. Sei anni prima, Bashar era ancora a Londra a studiare oftalmologia quando fu richiamato in patria per prepararsi alla successione. La morte improvvisa, in un oscuro incidente stradale, del fratello maggiore Basel, aprì a Bashar la strada per guidare il potere ormai più longevo del Medio Oriente.

Gli Assad appartengono alla comunità alawita, branca minoritaria dello sciismo. Assieme ad altri clan alawiti originari della Siria costiera, dagli anni ’60 gli Assad hanno assunto un ruolo sempre più rilevante nella gestione del potere politico, militare ed economico della Siria contemporanea. Negli anni hanno saputo stringere alleanze-chiave con potentati economici e politici di altre comunità, cristiane ma soprattutto sunnite di Damasco, Aleppo e Homs.

Sunnita e originaria di Homs è la first lady, Asma, moglie di Bashar al-Assad. Nata e cresciuta a Londra e con un passato da consulente bancaria, Asma al-Assad è stata fino al 2011 – anno dello scoppio delle proteste popolari subito represse nel sangue – il volto elegante e occidentale di uno dei regimi più repressivi della regione.

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