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Siria: capo osservatori Onu denuncia nuovo “orribile” crimine

(Keystone-ATS) Il capo degli osservatori dell’Onu in Siria, generale Roberto Mood, ha denunciato oggi un nuovo “orribile” crimine nella provincia di Deir Ezzor, nel nord-est del paese, dove i cadaveri di 13 persone “giustiziate” sommariamente sono stati trovati ieri sera.

“Gli osservatori hanno riferito che sono stati scoperti 13 corpi nell’area di Assukar, 50 chilometri a est di Deir Ezzor”, ha detto Susan Ghosheh, portavoce della missione. “Tutti i cadaveri avevano le mani legate dietro la schiena e alcuni presentavano ferite alla testa di colpi d’arma da fuoco sparati da breve distanza”.

“Il generale Mood – ha aggiunto la Ghosheh – è profondamente scosso da quest’azione orribile e imperdonabile. Il generale fa appello a tutte le parti perché diano prova di moderazione e mettano fine al ciclo di violenza per il bene della Siria e del popolo siriano”.

Intanto la Siria ha espulso l’incaricato d’affari olandese presente a Damasco, dandogli 72 ore per lasciare il paese. Ieri l’Olanda ha dichiarato “persona non grata” l’ambasciatore siriano a Bruxelles, che difende gli interessi del suo paese nei Paesi Bassi e in Belgio.

Nel frattempo anche il governo turco ha ordinato all’incaricato d’affari di Damasco e ai diplomatici siriani di lasciare il paese entro 72 ore. In una nota il ministero degli esteri di Ankara ha accusato il regime siriano di essersi reso responsabile a Hula, dove sono stati uccisi 108 civili, metà dei quali bambini, di “un crimine contro l’umanità”.

Dall’inizio della crisi in Siria le relazioni tradizionalmente buone fra Damasco e Ankara si sono progressivamente deteriorate. La Turchia ospita circa 20’000 profughi turchi, fra cui numerosi disertori dell’esercito, e diversi dirigenti dell’opposizione.

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