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Siria: Macron, operazione riuscita sul piano militare

Il presidente francese Emmanuel Macron (foto d'archivio) KEYSTONE/AP POOL EPA/YOAN VALAT sda-ats

(Keystone-ATS) “L’operazione è riuscita sul piano militare, i missili hanno raggiunto gli obiettivi, è stata distrutta la loro capacità di produrre armi chimiche. E da parte loro non c’è stata nessuna vittima”: queste le prime parole del presidente francese, Emmanuel Macron.

Il leader francese ha preso posizione nel corso dell’intervista di circa 2 ore in diretta tv su BFM-TV, cominciata sul tema dei raid in Siria.

“La decisione di intervenire è stata presa domenica scorsa – ha aggiunto Macron -, 48 ore dopo le prime identificazioni dell’uso di armi chimiche nella Ghuta orientale”.

“Abbiamo colpito 3 siti di produzione e trattamento di armi chimiche, identificati da mesi, sono stati colpiti: un sito è stato colpito da noi con gli americani e i britannici, il secondo soltanto dagli americani, il terzo solo dai francesi”, ha aggiunto Macron.

“Siamo intervenuti in modo legittimo nel quadro multilaterale”, ha detto, rispondendo a una domanda sull’attacco in Siria.

“In Siria conduciamo una guerra contro i gruppi terroristi islamici che hanno colpito il nostro paese, nel quadro di una coalizione internazionale”. Poi, ha aggiunto, “c’è una risoluzione del settembre 2013 che prevede l’uso della forza se non è rispettato il divieto di usare armi chimiche”.

“Eravamo arrivati a un punto in cui questo intervento era diventato indispensabile per poter restituire credibilità alla parola della comunità internazionale”, ha ribadito il presidente francese.

Secondo Macron, “per costruire questa soluzione duratura per la Siria, abbiamo bisogno di parlare in particolare con l’Iran, la Russia e la Turchia”.

Il presidente francese ha poi affermato di aver “convinto” Donald Trump a “rimanere a lungo” in Siria. “Dieci giorni fa il presidente Trump ha detto che gli Stati Uniti intendevano disimpegnarsi dalla Siria”.

“Noi – ha spiegato – l’abbiamo convinto che era necessario rimanere a lungo. L’abbiamo anche convinto che bisognava limitare gli attacchi con armi chimiche, mentre c’era un’escalation tramite una serie di tweet che non vi saranno sfuggiti…”.

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