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Siria: Mosca, sì Damasco a colloqui in Russia

(Keystone-ATS) Damasco è d’accordo di partecipare a colloqui in Russia sul conflitto interno e Mosca spera che nei prossimi giorni anche l’opposizione accetterà. Lo rende noto il ministero degli esteri russo.

“Abbiamo proposto alle autorità siriane e a tutti i gruppi dell’opposizione di inviare i loro rappresentanti a Mosca nelle date più convenienti per tenere contatti informali senza condizioni preliminari”, dice un rappresentante del ministero degli esteri russo, citato dall’agenzia Itar-Tass. “Questo permetterebbe alle parti siriane di discutere qualsiasi problema nazionale senza limitazioni tenendo presente tra l’altro anche il compito di preparare il dialogo interno sotto l’egida della Lega Araba”. prosegue.

“Abbiamo già ricevuto una risposta positiva dai dirigenti siriani al nostro appello, speriamo che nei prossimi giorni ci diano il loro accordo anche gli oppositori mettendo gli interessi supremi del popolo siriano sopra qualsiasi altro ragionamento”, conclude.

Storica alleata di Damasco, Mosca cerca in tutti i modi di sostenere il regime di Assad, usando il suo potere di veto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per evitare sanzioni o interventi militari, e sostiene la via diplomatica del dialogo tra le parti in conflitto.

Il Cremlino sembra voler evitare un rapido voto al Consiglio di Sicurezza dell’ONU anche su una mozione ispirata dalla Lega Araba: proprio oggi il vice ministro degli esteri russo Ghennadi Gatilov ha annunciato che Mosca vuole studiare le raccomandazioni degli osservatori arabi prima di discutere il piano della Lega Araba, comprendente le dimissioni di Assad.

Una presa di posizione che arriva alla vigilia della mossa del capo della Lega Araba Nabil Elaraby, il quale domani parlerà ai membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU a caccia di sostegno al piano della stessa Lega.

Elaraby ha detto di sperare nel superamento della resistenza di Mosca e Pechino, ma Gatilov ha insistito oggi sulla necessità che i membri del Consiglio di Sicurezza “siano in grado di studiare nel dettaglio le raccomandazioni e le conclusioni della missione di osservatori”, di cui la Russia “non è ancora stata informata”.

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