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Siria: Patriot; NATO, chi minaccia Turchia ci pensi due volte

Questo contenuto è stato pubblicato il 30 novembre 2012 - 16:30
(Keystone-ATS)

I missili Patriot che la Nato fornirà alla Turchia serviranno come "deterrente". Lo ha detto la portavoce dell'alleanza atlantica, Oana Lungescu, nel corso di un briefing nel quartier generale di Bruxelles, precisando che "a giorni" sarà conclusa l'analisi logistica sul terreno e "nel giro di settimane" potranno essere dispiegati i missili richiesti dalla Turchia.

"Gli alleati - ha dichiarato la portavoce - stanno valutando la richiesta della Turchia, che è per la difesa e la protezione della popolazione e del territorio turchi. Essa serve anche come deterrente contro ogni minaccia o aggressione da parte di chiunque dall'esterno della Turchia, in modo che chiunque possa pensare di minacciare o attaccare la Turchia ci debba pensare due volte".

La decisione finale sarà presa entro la prossima settimana, ma la portavoce non ha precisato se l'occasione sarà la ministeriale esteri che si terrà martedì e mercoledì prossimi. "Gli Alleati - ha comunque affermato Lungescu - considerano la richiesta della Turchia con spirito positivo".

Un alto dirigente dell'Alleanza ha poi precisato che il segretario generale della Nato "ha già parlato della questione con Lavrov", il ministro degli Esteri russo, per "spiegare" che il dispiegamento dei missili in Turchia ha "scopo difensivo" e che "non sono lì per istituire una no-fly zone" in Siria.

La portavoce, dal canto suo, ha precisato che "il dito sul grilletto" dei missili "è della Nato".

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