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Slovenia: sì a riforma, pensione per tutti a 65 anni

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 dicembre 2012 - 20:39
(Keystone-ATS)

Il parlamento sloveno ha approvato oggi con il voto unanime di tutti i deputati presenti una legge che aumenta gradualmente a 65 anni l'età pensionabile per entrambi i sessi. Il provvedimento fa parte delle riforme richieste da Unione europea (UE) e Fondo monetario internazionale (FMI) per risanare i conti pubblici della Slovenia, unico paese ex jugoslavo a far parte di UE e Eurozona, che è alle prese con una profonda crisi economica e finanziaria.

Come hanno reso noto i media locali, tutti i 76 deputati presenti in aula (sul totale di 90) hanno votato a favore della riforma.

Un precedente tentativo di elevare l'età pensionabile ad opera del governo di centrosinistra di Borut Pahor (eletto domenica nuovo presidente) era stato bloccato nel luglio 2011 con un referendum indetto da sindacati e dalle opposizioni di centrodestra. Ciò aveva portato alla caduta del governo Pahor alla fine dell'anno. Attualmente è al potere un governo conservatore guidato dal premier Janez Jansa, e finora nessun sindacato o partito ha annunciato l'intenzione di organizzare un nuovo referendum.

Negli ultimi giorni il malcontento sociale legato alla crisi è sfociato in grandi manifestazioni popolari, alcune delle quali degenerate in scontri con la polizia.

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