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Smalti per unghie: quasi la metà non a norma

Degli 87 prodotti testati 35 sono risultati carenti, una quota del 42%. Keystone/AP/ERIC RISBERG sda-ats

(Keystone-ATS) Gli smalti per le unghie spesso non rispettano le norme di legge. Lo ha mostrato un’analisi svolta dal laboratorio cantonale di Basilea Città. Degli 87 prodotti testati 35 sono risultati carenti, una quota del 42%.

Circa un quarto degli smalti è nel frattempo stato ritirato dal mercato: o è stata vietata la vendita o i produttori hanno scelto spontaneamente il ritiro, si legge in un comunicato odierno del laboratorio.

Fra i campioni analizzati, c’erano prodotti provenienti dagli Stati Uniti, dalla Svizzera, dalla Cina e da molti altri Paesi. I problemi sono stati riscontrati in particolare per quel che riguarda i colori utilizzati o i conservanti, ma anche carenza nelle dichiarazioni.

I problemi principali riguardano la presenza di nitrosammine, sostanze cancerogene. Secondo gli esperti il rischio è limitato, ma bisogna comunque limitare il più possibile la presenza negli smalti.

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