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Smog estivo ancora problematico in Svizzera, Accademie scienze

L'ozono estivo è diminuito solo leggermente in Svizzera. Keystone/ALESSANDRO DELLA VALLE sda-ats

(Keystone-ATS) Malgrado le misure di protezione dell’aria adottate negli ultimi anni, la concentrazione di ozono d’estate è diminuita solo leggermente in Svizzera, con conseguenze nocive per l’uomo. A lanciare l’allarme oggi sono le Accademie svizzere delle scienze.

Esse mettono in guardia contro un possibile aggravamento della situazione con il riscaldamento climatico.

L’ozono, combinato al caldo, può avere serie conseguenze per la salute: provoca un aumento delle malattie respiratorie e un aggravamento dei sintomi dell’asma e delle allergie, rilevano gli esperti, precisando che si assiste pure a un aumento della mortalità.

Anche l’agricoltura è toccata dal fenomeno, tanto che si registrano considerevoli perdite nei raccolti.

Malgrado gli sforzi prodotti sin dagli anni Ottanta – che hanno portato a una diminuzione di quasi i due terzi dei precursori dell’ozono – i valori limite di questo gas continuano ad essere spesso superati.

Le Accademie chiedono pertanto maggiori sforzi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, alla luce anche del previsto aumento della frequenza dell’alta pressione in estate sull’Europa centrale, che potrebbe portare a una crescita del numero delle estati canicolari e ad un aggravamento del fenomeno dello smog estivo.

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