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Sommaruga: “migrazione è un processo, non un problema”

(Keystone-ATS) In un mondo globalizzato, le migrazioni sono “inevitabili”. Per questo motivo è necessario trarre vantaggio da questi flussi, che devono essere considerati un “processo e non un problema”. A dichiararlo è stata la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, in occasione di una discussione odierna sul tema al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR).

Secondo la Sommaruga i flussi migratori difficilmente possono essere trattati come un semplice problema tradizionale. Gestendoli nel modo corretto però, tutte le parti possono guadagnarci. I migranti trovano impiego in un nuovo Paese, che a sua volta trova lavoratori necessari a molte nazioni europee, a cominciare dalla Svizzera, ha aggiunto.

Si tratta spesso di manodopera “giovane”, ma anche di consumatori, che sono un beneficio per l’economia. Nei casi ideali, quando un immigrato ritorna poi alla sua terra d’origine, porta con sé il bagaglio di conoscenze acquisito, di cui si avvantaggerà l’intero Paese.

Sta ai politici “trovare l’equilibrio”, ha continuato la presidente. Certo “è più facile a dirsi che a farsi. Ma dobbiamo trovare rapidamente soluzioni, soppesando rischi e vantaggi dei movimenti migratori”. La riflessione deve essere condotta su scala mondiale. Anche nei Paesi da cui partono i migranti, perché devono far fronte a un rischio di fuga dei cervelli.

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