Sri Lanka: tamil, liberi 128.000 profughi interni
COLOMBO - Il governo dello Sri Lanka ha autorizzato 128.000 profughi Tamil ad "uscire ed entrare liberamente" dai campi nel nord del Paese dove erano stati raccolti a maggio, alla fine del conflitto con l'Esercito di liberazione delle Tigri Tamil (Ltte). Lo riferiscono i media a Colombo.
Secondo le prime informazioni raccolte nei cosiddetti 'campi del benessere' dove i Tamil erano in realtà obbligati a risiedere, sotto sorveglianza dell'esercito, in attesa di controlli sulla loro posizione, non vi sono state oggi fughe di massa.
Appena 6.000 di essi, si è appreso, se ne sono definitivamente andati nelle prime ore del via libera, anche perché molti profughi hanno perso tutto quello che avevano nelle zone dove operava la guerriglia Tamil.
Ad un certo punto il numero dei profughi interni Tamil aveva raggiunto le 250.000 unità. Ogni famiglia che lascerà i campi riceverà generi di prima necessità da parte dell'Unicef e una somma di denaro dal governo che spera di completare l'"operazione ritorno" dei profughi nelle loro case entro il 31 gennaio.
Le difficili condizioni di vita dei profughi interni hanno creato tensioni fra le autorità cingalesi e gli organismi di assistenza internazionali e dell'Onu, al punto che Colombo aveva espulso in settembre il portavoce dell'Unicef, James Elder.