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SSR: più informazione, meno prodotti esteri

CF: SSR, ruolo centrale anche in futuro Keystone/WALTER BIERI sda-ats

(Keystone-ATS) Più informazione, meno prodotti acquistati all’estero, e maggiore attenzione ai giovani e a Internet. È questo il futuro della SSR immaginato dal Consiglio federale nel suo rapporto sul mandato pubblico dell’ente radio-tivù pubblico approvato oggi.

Per la consigliera federale Doris Leuthard, presentatasi davanti ai media, “grazie a Dio” il paesaggio mediatico elvetico rimane differenziato, nonostante le concentrazioni degli ultimi anni, e gli addetti ai lavori possono lavorare senza limitazioni.

L’attuale modello che vede la SSR dominante ha dato, secondo la ministra delle comunicazioni, buona prova di sé. In un Paese caratterizzato dalla diversità linguistica e dalla democrazia diretta, anche in futuro l’ente pubblico dovrà quindi continuare a svolgere un ruolo cardine nel panorama mediatico elvetico cooperando con i privati, e non facendo loro concorrenza.

Canone invariato, per il momento

Allo scopo di garantire programmi di intrattenimento e di qualità, la SSR dovrà continuare a prelevare il canone, non essendo sufficienti i proventi del mercato pubblicitario, ha sostenuto la Consigliera federale democristiana.

Tuttavia, ha precisato, l’ente pubblico dovrà accontentarsi dei mezzi attualmente a disposizione. Se i proventi del canone dovessero continuare ad aumentare a causa della crescita demografica, si esaminerà una diminuzione del prelievo.

Secondo Leuthard, insomma, la SSR dovrà diventare più trasparente e impiegare i mezzi a disposizione in maniera più efficiente. Su quali programmi puntare e come farlo rimane di competenza della direzione, ha precisato.

Attenzione ai giovani e programmi locali

Secondo Doris Leuthard, per rimanere attrattiva anche in futuro la SSR dovrà avere un occhio di riguardo per lo sviluppo su Internet, anche per tenere conto dell’evoluzione del consumo mediatico tra i giovani. Questi ultimi guardano sempre meno la televisione.

Oltre a ciò, visto il forte ancoraggio della popolazione alla realtà della regione in cui vivono, il servizio pubblico dovrà tenerne conto, anche per differenziarsi dalle televisioni commerciali. Insomma, più informazione e programmi in proprio al posto dei prodotti acquistati all’estero.

Limiti alla pubblicità sul web per la SSR

Le limitazioni pubblicitarie, anche quelle nel settore online, vanno mantenute, ha detto la consigliera federale. In questo modo si mantiene un certo equilibrio economico nei confronti dei media privati.

Un aumento della pubblicità sul web, ha sostenuto la ministra, potrebbe essere immaginabile in futuro se i proventi del canone dovessero subire un tracollo. Per il momento ciò non è però il caso.

Adeguamenti legislativi nel 2019-2020

A livello legislativo, il rilascio delle nuove concessioni nel 2019 offrirà la possibilità di attuare adeguamenti concreti. Per le radio locali e le televisioni regionali finanziate dal canone dovranno essere definite prescrizioni più precise per esigere prestazioni nell’informazione regionale.

Il Consiglio federale, secondo Doris Leuthard, si aspetta dalla SSR che i suoi programmi e le sue offerte online si differenzino ancora di più rispetto ad oggi dai contenuti commerciali. Andranno inoltre accresciute le esigenze nei confronti della SSR in termini di integrazione.

Considerate inoltre la digitalizzazione e la mutata fruizione dei media, nel 2019-2020 il Governo intende adeguare l’attuale legge sulla radiotelevisione per trasformarla in una legge sui media elettronici.

Una legge che contempla soltanto la radiotelevisione, infatti, non è più al passo con i tempi, ha fatto notare la responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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