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Strauss-Kahn: spese da faraone per prigionia di lusso a New York

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 maggio 2011 - 17:55
(Keystone-ATS)

Avvocati, detective, sorveglianza, onorari giudiziari e un appartamento da sogno nel cuore di Manhattan: sono spese faraoniche quelle sostenute da Dominique Strauss-Kahn e dalla moglie Anne Sinclair, per pagare la prigionia di lusso dell'ex-direttore del Fondo monetario internazionale, accusato di stupro a New York.

Solo il super-appartamento di oltre 600 metri quadrati, dove Dsk sconta i domiciliari a Manhattan, costa alla coppia 35.000 euro al mese. A questi, rivela oggi il quotidiano Le Parisien, si aggiungono 140.500 euro mensili per la sicurezza, 4.400 euro al giorno per i legali, 4.000 euro al giorno per i detective, 350.000 euro al giorno per le contro-indagini.

Ma esorbitante è anche la cauzione per far uscire Dsk dall'austera prigione di Rikers Island, dove l'ex-direttore del Fmi era stato inizialmente rinchiuso: 1 milione di dollari in contanti più 5 milioni di dollari di garanzia, più 350.000 euro di assicurazione. Negli Usa, l'ammontare delle cauzioni è stabilito in base al reddito dell'accusato.

Quando era direttore generale del Fmi, Strauss-Kahn poteva contare su un salario annuale di 350.000 euro. E con la Sinclair i due sono titolari di molti beni immobiliari, tra cui due appartamenti a Parigi, un riad a Marrakesh e la loro residenza principale di Washington, acquistata nel 2007 per 4 milioni di dollari, oggi data in garanzia alla giustizia.

Ma anche dal punto di vista alimentare Dsk non bada a spese: mercoledì scorso si è fatto consegnare a domicilio insalata e bistecche per 242 dollari. Più 25 dollari di mancia. Una cifra - scrive Le Parisien - che può sembrare astronomica per un pranzo di 3-4 persone: oltre a lui, la moglie, più la figlia, e forse l'avvocato. Nei fatti è il patrimonio personale della Sinclair a coprire le spese.

Nota giornalista, tra le più pagate di Francia grazie alla conduzione - dal 1984 al 1997 - della trasmissione di successo 'Sept sur sept', la Sinclair, deve la sua ricchezza al nonno materno, Paul Rosenberg, uno dei più grandi mercanti d'arte del ventesimo secolo, da cui ha ereditato capolavori dal valore inestimabile, alcuni dei quali già venduti all'asta come 'Ninfee' (1904) di Monet (20 milioni di dollari), 'La femme en rouge et vert' (1914) di Leger (22,4 milioni di dollari), 'L'odalisque', harmonie blue' di Matisse (33,6 milioni di dollari).

Ieri, il Partito socialista francese ha preso le distanze da Dsk, il cui stile di vita - anche agli arresti domiciliari - "non corrisponde" ai valori della "gauche".

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