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Studio: la sigaretta elettronica è indicata per il cannabis medico

Il ricorso alle sigarette elettroniche per l'assunzione di cannabis a scopo terapeutico rappresenta un'alternativa interessante, secondo uno studio (foto d'archivio). KEYSTONE/AP/RICH PEDRONCELLI sda-ats

(Keystone-ATS) Il ricorso alle sigarette elettroniche per l’assunzione di cannabis a scopo terapeutico rappresenta un’alternativa interessante, secondo uno studio condotto da una equipe del Centro universitario romando di medicina legale.

La sigaretta elettronica è nettamente preferibile alla combustione e più piacevole da usare rispetto ai vaporizzatori, affermano i ricercatori, il cui studio è pubblicato dalla rivista Scientific Reports.

La prescrizione di cannabis a scopo terapeutico è in progressione nei Paesi europei. I ricercatori hanno voluto valutare l’efficacia dell’assunzione di derivati della canapa tramite la sigaretta elettronica.

In Svizzera è autorizzata soltanto la somministrazione orale di medicamenti a base di canapa indiana. “In questo caso, soltanto parte del principio attivo è immesso nel sangue, perché l’assimilazione da parte del sistema digestivo non è così efficace”, riferisce il dottor Vincent Valet, che ha diretto l’equipe di ricercatori.

Il ricorso alla sigaretta elettronica permette di evitare l’inalazione in grandi quantità di sostanze tossiche, prodotte durante la combustione dei classici “spinelli”. Esso è inoltre preferibile ai vaporizzatori, più ingombranti rispetto alla e-sigaretta.

I ricercatori hanno prodotto un concentrato di cannabinoli tramite estrazione al gas butano (Butane Hash Oil o BHO), attivato in modo termico, poi mescolato in concentrazioni variabili ai e-liquidi commerciali.

L’analisi degli aerosol prodotti dal vaporizzatore ha mostrato tassi di contaminanti analoghi ai liquidi commerciali, nonché concentrazioni variabili, ma relativamente deboli, di tetraidrocannabinolo (THC, il principio attivo della cannabis).

La miscela utilizzata conteneva al massimo il 10% di BHO. Di conseguenza, la vaporizzazione di THC è debole. “Occorrono da 80 a 100 boccate per arrivare all’equivalente di uno spinello”, sottolinea Valet. Una simile utilizzazione è considerata idonea dal profilo terapeutico.

Per prescrizioni su ampia scala sarebbe tuttavia necessario produrre capsule standard con una soluzione omogenea di BHO e ciò non è semplice, prosegue il ricercatore. Inoltre, i risultati sono stati ottenuti con un solo modello di e-sigaretta. Devono dunque essere confermati con altre varianti di vaporizzatori, di e-sigarette e di e-liquidi.

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