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TAF, multa di 186 milioni inflitta a Swisscom

(Keystone-ATS) Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha inflitto a Swisscom una multa di 186 milioni di franchi per abuso di posizione dominante. La sanzione colpisce il gruppo per il suo comportamento lesivo della concorrenza nel settore di Internet negli anni 2005-2007.

La sentenza dei giudici di San Gallo, sede del TAF, conferma nella sostanza una decisione della Commissione della Concorrenza (COMCO).La multa pronunciata dal TAF – inferiore a quella fissata dalla COMCO, che aveva inflitto una sanzione di 220 milioni – riguarda le pratiche messe in atto dall’operatore dopo la sua entrata sul mercato di Internet ad alta velocità.

Da parte sua Swisscom – in un comunicato – si è rammaricata della decisione del TAF che ritiene “infondata” e ha reso noto che inoltrerà un ricorso al Tribunale federale.

All’epoca, nei primi anni del decennio passato, Swisscom aveva offerto ad altre imprese di telecomunicazione prodotti ADSL all’ingrosso sulla rete telefonica, al fine di promuovere la diffusione dell’accesso tramite ADSL invece di quello via cavo.

Prima della completa liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni, nel 2007, l’operatore aveva acquisito una posizione dominante sul mercato. Tutte le altre imprese del ramo che volevano commercializzare prodotti Internet ad alta velocità erano costrette ad approvvigionarsi presso Swisscom.

Nel contempo anche Swisscom aveva cominciato a vendere prodotti sullo stesso mercato. Rispetto ai prezzi dei prodotti ADSL offerti ai clienti finali, i prezzi fissati da Swisscom per le prestazioni vendute alle altre aziende erano così alti da risultare per loro impossibile operare sul mercato tra aprile 2004 e dicembre 2007, senza subire perdite.

Secondo il TAF, il comportamento adottato da Swisscom costituisce abuso di posizione dominante ai sensi dell’art. 7 della Legge federale sui cartelli. L’ammontare della multa è stato fissato sulla base del fatturato realizzato da Swisscom nel corso degli anni 2005-2007.

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