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Tedesco condannato per uccisione svizzera

(Keystone-ATS) Un uomo di 42 anni, che già sconta l’ergastolo in Germania dal 2010 per un duplice omicidio compiuto nel giugno 2008, è stato condannato oggi dal tribunale regionale di Halle, nella Sassonia-Anhalt, anche per l’uccisione di una donna svizzera 47enne, scomparsa nel giugno 2007 e i cui resti sono stati ritrovati due anni e mezzo fa. La corte gli ha inflitto di nuovo la prigione a vita più l’internamento per motivi di sicurezza.

L’imputato, un meccanico disoccupato, aveva conosciuto la sua vittima, che risiedeva a Rotkreuz (ZG), tramite internet e l’aveva condotta in Germania. Durante una lite l’avrebbe picchiata e spinta; la donna sarebbe caduta battendo la nuca e sarebbe morta sul posto. Resti del suo cadavere sono stati scoperti nel febbraio 2011 in un bosco presso Mansfeld, nella Sassonia-Anhalt, Land dell’ex Germania orientale.

L’uomo, di nazionalità tedesca, è stato riconosciuto colpevole di lesioni che hanno condotto alla morte e non di assassinio come chiedeva il procuratore Hendrik Weber, secondo cui l’imputato avrebbe ucciso la donna dopo averla violentata. Gli inquirenti non hanno infatti potuto trovare prove che contraddicessero la sua versione dei fatti.

È stato comunque condannato ancora una volta all’ergastolo e all’internamento – la pena più pesante in Germania, che esclude una scarcerazione anticipata dopo 15 anni di prigione – considerati i precedenti: il 29 giugno 2008 aveva infatti già strangolato a Mansfeld una pensionata 76enne e poi un medico 64enne che aveva chiamato in soccorso della donna.

Il tedesco era stato arrestato il primo luglio 2008, ossia due giorni dopo questo duplice omicidio, sulla terrazza all’aperto di un ristorante di Walliswil presso Niederbipp, nel canton Berna, dove era giunto con l’auto di una delle vittime. Il malvivente le aveva uccise per mettere le mani sul denaro della pensionata e sulla macchina del medico.

L’uomo era stato condannato tre mesi prima da un tribunale di Halle a due anni e sette mesi di prigione per vari reati, tra cui il possesso di pornografia infantile, ma si era reso latitante prima di essere incarcerato. In precedenza aveva scontato diversi anni di prigione per aver violentato due prostitute in Germania.

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