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Terrorismo: giustizia spagnola indaga su capo Boko Haram

(Keystone-ATS) Il giudice della Audiencia Nacional di Madrid Fernando Andreu ha avviato una inchiesta per crimini di terrorismo e contro l’umanità contro il capo del gruppo jihadista nigeriano Boko Haram, Akubakar Shekau, responsabile di numerose atrocità.

La decisione è stata presa in base alla legge spagnola sulla giustizia universale, che autorizza l’Audiencia Nacional a procedere contro crimini gravi in tutto il mono che coinvolgano cittadini spagnoli.

Finora la Corte Penale Internazionale dell’Aja non ha ancora incriminato i responsabili dei gruppi terroristi islamici come Isis, Al Qaida o Boko Haram.

All’origine dell’inchiesta contro Shekau in Spagna c’è il caso della religiosa Maria Jesus Mayor Garcia, dell’Ordine del Bambino Gesù di Madrid, vittima di minacce, violenze e di un tentativo di rapimento da parte dei terroristi islamici a Ganye, in Nigeria, nel marzo 2013.

La religiosa si era salvata grazie all’intervento delle forze nigeriane. Andreu ha chiesto l’aiuto di Interpol nelle indagini contro il capo di Boko Haram, un gruppo armato che di recente si è posto sotto l’autorità dell’auto-proclamato ‘califfo’ Al-Baghdadi, capo dell’Isis in Siria e Iraq.

Il giudice spagnolo ha rilevato che l’attacco contro la religiosa spagnola si inserisce nel quadro delle “numerose azioni criminali di stampo terroristico che la organizzazione jihadista attua in forma sistematica contro persone e collettività”, riferisce Efe.

Andreu cita dati dell’Onu secondo i quali dal 2009 Boko Haram ha assassinato, spesso in esecuzioni sommarie, 12mila persone e ne ha ferite altre 8mila. Nell’aprile del 2014 ha fra l’altro sequestrato 200 ragazze in una scuola nigeriana che sarebbe state vendute come schiave sessuali.

Nel 1998 in nome della ‘giustizia universale’ l’allora giudice Bathasar Garzon ordinò l’arresto a Londra dell’ex dittatore cileno Augusto Pinochet. Nel marzo 2000 Pinochet venne tuttavia rilasciato dalle autorità britanniche, per “motivi di salute”, e poté rientrare in Cile dove morì nel 2006.

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