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Terrorismo: Kerry, forza militare non basta

(Keystone-ATS) Nel vertice a Washington sull’estremismo violento “verrà adottata una agenda che identifica, condivide e utilizza le pratiche migliori per prevenire e contrastare” il fenomeno, ha affermato il segretario di Stato Usa John Kerry, aggiungendo che “quando i leader mondiali si ritroveranno all’Assemblea generale dell’Onu il prossimo autunno, uno degli argomenti chiave della discussione sarà i passi che abbiamo intrapreso per combattere l’estremismo sulla base dell’agenda che abbiamo definito in questi giorni”.

“L’ascesa dell’estremismo violento rappresenta la sfida preminente del giovane 21esimo secolo” e “la forza militare è una risposta razionale e spesso necessaria ai massacri sfrenati di bambini, rapimenti di massa di studentesse e decapitazioni di innocenti. Ma la forza militare da sola non porterà alla vittoria”, ha affermato Kerry, in un intervento pubblicato oggi dal Wall Street Journal, in cui sottolinea che “a lungo termine, questa guerra sarà vinta solo dispiegando un più ampio e ben più creativo arsenale”.

Ricordando che “nessuna interpretazione religiosa legittima insegna ai fedeli come commettere atrocità indicibili”, Kerry afferma che è necessario “dimostrare ai terroristi che, invece di dividerci, le loro tattiche ci uniscono e rafforzano la nostra determinazione”.

E in questo quadro, il presidente Barack Obama ha promosso il vertice di Washington, che porta allo stesso tavolo “figure guida da governi locali e nazionali, società civile e settore privato da tutto il mondo”. E “per dirlo in modo semplice – afferma Kerry – stiamo costruendo una partnership globale contro l’estremismo violento”.

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