TF: niente vacanze per chi è stato licenziato
LOSANNA - Chi è stato licenziato non ha il diritto di mettere da parte le preoccupazioni professionali e partire in vacanza se non vuole subire sanzioni da parte dell'assicurazione contro la disocupazione: deve dimostrare da subito che cerca attivamente un nuovo impiego. A dirlo è il Tribunale federale (TF), che ha confermato la soppressione di cinque indennità giornaliere inflitta ad un ingegnere che aveva perso il lavoro.
L'uomo, licenziato poco prima delle vacanze, non aveva rinunciato a partire in Marocco e poi in Bretagna prima che il suo contratto scadesse. Egli ha spiegato che l'azienda presso la quale lavorava esigeva da tutti i dipendenti che prendessero le ferie allo stesso momento. Le ricerche le aveva cominciate solo una volta tornato a casa, circa un mese più tardi.
In totale, prima della fine del suo contratto, aveva effettuato una ventina di ricerche, quantità considerata insufficiente dal Servizio cantonale bernese per l'impiego. Una decisione confermata ora dal TF. Non avendo presentato alcuna offerta di lavoro durante il periodo delle vacanze, l'ingegnere non ha soddisfatto completamente il suo obbligo legale che prevede di ridurre il danno arrecato dalla perdita dell'impiego, spiega la suprema corte losannese nella sentenza pubblicata oggi.
Dopo aver appreso che era stato licenziato, l'uomo avrebbe dovuto rinunciare al viaggio all'estero, visto che oltretutto non aveva ancora prenotato l'albergo né l'aereo. Avrebbe così potuto iniziare subito la ricerca di un nuovo lavoro.
(sentenza 8C_399/2009 del 10 novembre 2009)