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Thomas Minder indignato per i salari camuffati

(Keystone-ATS) Tre anni dopo l’approvazione dell’iniziativa contro le retribuzioni abusive, il principale fautore Thomas Minder si indigna per i compensi accordati ai dirigenti. A suo dire, le indennità di arrivo e di partenza aggirano il testo votato dal popolo.

Le aziende dimostrano sempre più creatività in materia di bonus, ha sottolineato l’ex consigliere agli Stati (indipendente/SH) in un’intervista pubblicata oggi dalla “SonntagsZeitung”.

L’iniziativa vieta questo genere di pratiche. Quello che sta accadendo è una chiara distorsione costituzionale, una evidente sfacciataggine, ha affermato.

Minder cita come esempio i salari di certi manager resi pubblici di recente, come quello del direttore di Zurich Insurance Martin Seen, che riceverà nel 2018 7,2 milioni di franchi sotto forma di azioni nel quadro di un programma di bonus. Holcim ha dal canto suo versato come premi di partenza in totale 11,1 milioni di franchi a diversi quadri superiori.

Secondo lo sciaffusano, il Consiglio federale è in parte responsabile di questa situazione. “Il messaggio di inizio 2014 è pieno di buchi come un Emmentaler”, ha spiegato. Rende possibili le indennità di arrivo, quando il nuovo articolo costituzionale le esclude.

Minder non mostra comprensione nemmeno per i risarcimenti che offrono alcune aziende all’arrivo di un nuovo dirigente per compensare i bonus non ricevuti nell’impiego precedente. L’iniziativa vieta infatti anche questa pratica.

L’ex consigliere agli Stati è anche contrariato dal fatto che non ci sia ancora alcun progetto di legge e ancora meno una legge di applicazione dell’iniziativa. Il dito viene puntato contro la ministra Simonetta Sommaruga che, a detta di Minder, si rifiuta di fare il suo lavoro. La consigliera federale ha nel frattempo annunciato di voler applicare il testo nel quadro della revisione del diritto delle società anonime.

Lo sciaffusano si rivolge infine direttamente agli ambienti economici, che si lamentano sempre delle eccessive regolamentazioni. “Se esagerano, le aziende non dovranno sorprendersi del lancio di una nuova iniziativa che limiterà ancora di più la loro libertà. A quel punto sarebbero loro gli unici responsabili”, ha affermato.

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