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Ticinese in CF sì, ma che non sia isolazionista, monito Ada Marra

La consigliera nazionale vodese Ada Marra (PS) Keystone/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Sì a un consigliere federale ticinese, ma per favore che non sia isolazionista: è l’opinione che si è fatta la consigliera nazionale Ada Marra (PS/VD) sulla successione di Didier Burkhalter in governo.

“Il consigliere federale ticinese dovrà prendere chiaramente le distanze dalla Lega”, afferma la nota politica romanda in dichiarazioni riportate oggi da Le Matin Dimanche. Serve una personalità forte e capace di opporsi alle tendenze isolazionistiche del suo cantone, aggiunge. Caratteristiche ancora più importanti considerando che il futuro membro del governo potrebbe ereditare il Dipartimento federale degli affari esteri.

Secondo Marra – che ha anche la cittadinanza italiana – il Ticino ha preso in passato delle decisioni “estreme” le cui conseguenze hanno superato i confini cantonali, penalizzando i rapporti fra Berna e Roma su questioni sensibili.

“La politica del Ticino può nuocere agli interessi della Svizzera”, prosegue la deputata vodese, che ammette le specificità del cantone sudalpino riguardo alla vicinanza con la frontiera. Ma a suo avviso questo non giustifica tutto. “È ora di mettere le questioni sul tavolo e risolvere i problemi. In questo senso l’elezione di un consigliere federale rappresenta un’opportunità”.

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