TPF: chieste pene fino a 12 anni per quattro trafficanti
BELLINZONA - Il Ministero pubblico della Confederazione ha chiesto oggi a Bellinzona pene fino a 12 anni di carcere per i quattro imputati, due uomini e due donne, accusati di aver trasportato dal Sudamerica oltre 250 chili di cocaina destinati alla 'ndrangheta (la mafia calabrese) operante in Lombardia.
Gli imputati, che compaiono da lunedì davanti al Tribunale penale federale (TPF), sono due italo-argentini di 56 e 54 anni e due donne ticinesi (una di origine svizzerotedesca) di 46 e 52 anni. Per i due uomini il procuratore federale Sergio Mastroianni ha chiesto rispettivamente di 9 e 12 anni di carcere, per una delle donne 7 anni e per l'altra una pena di tre anni, parzialmente con la condizionale.
Secondo Mastroianni non c'è ragione di ridurre la pena: le colpe sono gravi e gli imputati non hanno dimostrato il minimo pentimento. In aula gli accusati hanno ammesso di aver violato la legge sugli stupefacenti ma hanno respinto la tesi dell'accusa secondo cui avrebbero fatto parte di una organizzazione criminale. I loro avvocati difensori prenderanno la parola domani.
Tre degli imputati sono stati arrestati il 24 gennaio 2007 al valico di Brissago, mentre una delle due donne è stata fermata nell'aprile dello stesso anno all'aeroporto di Zurigo Kloten. Il gruppo avrebbe organizzato a partire dal marzo 2003 almeno due viaggi dal Sudamerica in Italia con un camper: nel primo viaggio, avvenuto nel 2004, sarebbero stati trasportati nascosti sul veicolo 64 chili di cocaina; nel secondo, intercettato dalla polizia spagnola nel gennaio 2007, oltre 200 chili.