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TPF: processo Behring, altri testimoni ascoltati

Un'immagine mostra il Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona (foto d'archivio). Keystone/KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) Il processo contro Dieter Behring è proseguito oggi al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona con l’audizione di altri testimoni, “intermediari principali” nel sistema truffaldino messo in piedi dal finanziere basilese.

La corte ha cercato di fare luce sul flusso del denaro dei clienti. La domanda più volte ripetuta è stata: chi era responsabile di questo denaro e su quale conto finivano i soldi? Nelle loro risposte gli intermediari hanno tutti puntato il dito sulla società Moore Park Investments di Behring ed è stato più volte ripetuto che il denaro veniva “lavorato” dallo stesso finanziere oggi 61enne, accusato nel processo di aver truffato 2’000 risparmiatori per un importo totale di 800 milioni di franchi tra il settembre 1998 e l’ottobre 2004.

Alla domanda “come fa a saperlo?” non sono però sempre arrivate risposte chiare dagli intermediari. Tutti sembrano invece aver avuto una grande fiducia nella persona Behring: il suo “sistema” appariva chiaro e sensato. E l’interrogatorio di una ex collaboratrice di uno degli intermediari principali ha mostrato che per anni esso funzionava, almeno apparentemente: il pagamento degli interessi avveniva puntualmente e non risultavano intoppi neppure nella restituzione dei soldi investiti quando un cliente disdiceva il contratto.

Oggi avrebbe dovuto essere interrogato anche un avvocato basilese, figurante a sua volta tra gli intermediari principali, il quale aveva chiesto di essere dispensato dal presentarsi in aula per ragioni di salute, inviando un certificato medico. Ieri il presidente della Corte penale aveva risposto negativamente alla sua richiesta ma aveva disposto una udienza a porte chiuse, senza pubblico né stampa. L’uomo non si è tuttavia presentato.

La difesa di Behring ha chiesto che si faccia tutto il possibile affinché possa essere interrogato. Visto che risiede all’estero le possibilità di intervento del tribunale sono tuttavia limitate.

Domani dovrebbero essere interrogati altri intermediari, come pure l’ex procuratore federale Werner Pfister. Questi aveva condotto il procedimento contro Behring e altre nove persone implicate nella vicenda prima che l’inchiesta si concentrasse, con un nuovo procuratore, sul solo finanziere basilese (per i nove coimputati è stato deciso il non luogo a procedere).

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