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Trasporto ferroviario: forte impatto pandemia in 2. trimestre

Non è ancora possibile sapere quanto tempo occorrerà affinché i trasporti pubblici si riprendano dal "calo estremo" della domanda dovuto alla pandemia di Covid-19 (foto d'archivio) KEYSTONE/LAURENT DARBELLAY sda-ats

(Keystone-ATS) La pandemia ha avuto un forte impatto sulla domanda nei trasporti ferroviari svizzeri nel secondo trimestre.

È quanto emerge dal rapporto trimestrale pubblicato oggi dal Servizio d’informazione per i trasporti pubblici (LItra) e dell’Unione dei trasporti pubblici (UTP).

Nel periodo aprile-giugno sono stati percorsi il 63,6% di chilometri-persona in meno rispetto all’anno precedente, indica Litra, aggiungendo che nel traffico merci il calo delle tonnellate-chilometro nette è stato meno drammatico (-13,9%). Ma gli effetti della crisi del Covid-19 sono tuttavia elevati, secondo il rapporto.

A causa della contrazione del numero di passeggeri, i servizi di trasporto pubblico sono stati gradualmente ridotti durante il periodo di lockdown tra il 16 marzo e il 16 giugno, ma gran parte del servizio è stato mantenuto per disposizione del Consiglio federale. Di conseguenza, i chilometri per tracciato dei treni passeggeri sono solo il 10% in meno rispetto all’anno precedente.

Non è ancora possibile sapere quanto tempo occorrerà affinché i trasporti pubblici si riprendano dal “calo estremo” della domanda dovuto alla pandemia di Covid-19, precisa il rapporto. Le imprese dei trasporti pubblici hanno subito gravi perdite finanziarie che non sono in grado di compensare con mezzi propri.

In questo contesto il Parlamento tratterà in occasione della sessione autunnale un progetto di compensazione delle perdite di entrate per un valore di 800 milioni di franchi.

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