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Tre milioni americani a rischio per terremoti indotti uomo

Un sito californiano dove si pratica il fracking, metodo che sarebbe all'origine di molti terremoti indotti dall'uomo. KEYSTONE/AP/RICHARD VOGEL sda-ats

(Keystone-ATS) Tre milioni di americani, soprattutto in Oklahoma e Kansas, sono a rischio per i terremoti indotti dall’uomo quest’anno.

Lo si apprende da un rapporto dell’US Geological Survey, secondo cui a innescare le scosse è lo smaltimento delle acque reflue generate durante l’estrazione di petrolio e gas con il metodo del fracking.

Si tratta comunque di un numero inferiore a quello dello scorso anno, pari a 7 milioni. “La buona notizia è che la pericolosità sismica globale per quest’anno è inferiore rispetto al 2016, ma nonostante questo calo c’è ancora una significativa probabilità di danni a causa delle scosse”, ha spiegato Mark Petersen, capo dell’USGS National Seismic Hazard Mapping Project.

Durante il processo di fracking, secondo gli esperti dell’USGS, le acque reflue vengono raccolte e successivamente smaltite mediante iniezione in pozzi sotterranei ad alta pressione, e le stesse acque riempiono i pori in faglie dormienti, scatenando i terremoti.

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