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Truffa DDPS: migliaia dossier all’esame

(Keystone-ATS) Potrebbe davvero rivelarsi solo la punta di un iceberg il caso di truffa sulle indennità per perdita di guadagno (ipg) in cui si trova coinvolto il Dipartimento della difesa (DDPS). Migliaia di conteggi della cassa di compensazione sono all’esame. L’entità esatta della truffa, verosimilmente multimilionaria, rimane per ora ignota.

Ieri Berna ha confermato l’apertura di procedimenti penali contro sette persone per truffa, complicità in truffa, falsità in documenti e abuso di autorità, dopo le rivelazioni al riguardo pubblicate dalla “NZZ am Sonntag”. Secondo il domenicale, sarebbero stati versati indebitamente durante anni milioni di franchi, attingendo alla cassa di compensazione, a militari che facevano valere giorni di servizio in realtà non effettuati o che contabilizzavano i loro giorni di servizio varie volte.

Secondo il foglio zurighese – l’espressione “punta dell’iceberg” è sua – al DDPS l’entità della truffa sarebbe sin d’ora stimata a 10-15 milioni di franchi. Il dipartimento rifiuta di fornire precisazioni sulla vicenda invocando le inchieste in corso. Qualche indicazione la fornisce invece l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), pure direttamente toccato dalla truffa.

Attualmente sono al vaglio tutti i conteggi ipg dei militari di oltre 25 anni cui sono stati rimborsati più di 38 giorni di servizio, ha dichiarato all’ATS Rolf Camenzind, responsabile della comunicazione dell’UFAS. L’esame va indietro negli anni fino al 2006 (i casi avvenuti in precedenza sarebbero ormai andati in prescrizione) e riguarda parecchie migliaia di dossier. Vista l’entità delle ricerche non sono da attendersi risultati prima dell’autunno, ha aggiunto Camenzind.

Secondo Camenzind i procedimenti penali finora aperti riguardano sei militari di milizia e un dipendente civile del DDPS. I reati per cui sono indagati possono comportare diversi anni di carcere.

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