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Tunisia: nuovi scontri, anche Anonymous in campo

Questo contenuto è stato pubblicato il 04 gennaio 2011 - 19:50
(Keystone-ATS)

TUNISI - Nuovi scontri in Tunisia tra studenti a polizia, mentre Anonymous, il network di hacker pro-Wikileaks annuncia di aver attaccato con successo i siti del governo, accusato di "oltraggiosa censura".
Oggi, secondo i testimoni citati dall'agenzia Reuters, "centinaia di studenti sono scesi in strada in solidarietà con i giovani di Sidi Bouzid. Disoccupati si sono uniti presto alla protesta, che si è trasformata in scontri con la polizia, che ha usato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti". Le autorità per ora non confermano.
I disordini sono cominciati il mese scorso nella città di Sidi Bouzid dopo che il 19 dicembre un giovane disoccupato aveva tentato di darsi fuoco davanti all'edificio del governo per protestare contro la confisca da parte della polizia del suo banchetto abusivo di frutta e verdura.
Il giovane è divenuto simbolo della causa di giovani laureati disoccupati, studenti, sindacalisti e attivisti dei diritti umani. Da allora, almeno altre due persone sono rimaste uccise nei violenti scontri con le forze dell'ordine, uno studente di 25 anni e un ingegnere informatico di 43.

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