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Turchia: nuovi arresti, per opposizione è caccia a streghe

(Keystone-ATS) L’opposizione turca denuncia oggi una “caccia alle streghe” da parte del governo del premier islamico Recep Tayyip Erdogan dopo la nuova ondata di arresti delle ultime settimane negli ambienti militari nel quadro dell’inchiesta su un presunto tentativo di colpo di stato nel 1997.

Il leader del partito socialdemocratico Chp, principale movimento di opposizione a Ankara, Kemal Kilicdaroglu, ha detto che “i magistrati seguono gli ordini del primo ministro”. L’inchiesta sul presunto colpo di stato, ha aggiunto il capo dell’opposizione, citato da Hurriyet, sta trasformandosi in una “caccia alle streghe”.

Nelle ultime tre settimane 39 persone, per lo più militari, fra cui l’ex-vicecapo di stato maggiore generale Cevik Bir e il generale a due stelle in pensione Erol Ozkasnak, sono state arrestate a Istanbul, Ankara, Izmir e Kars nel quadro della “inchiesta 28 febbraio”.

Gli inquirenti indagano su un presunto tentativo di golpe “post-moderno”, come è definito da Hurriyet, che si sarebbe verificato nel 1997 quando i vertici delle forze armate avevano spinto alle dimissioni il capo del primo governo islamico turco, Necmettin Erbakan, per avere messo in pericolo i principi laici della repubblica turca. Il padre della Turchia moderna Mustafa Kemal Ataturk aveva dato mandato il secolo scorso all’esercito di tutelare la laicità dello stato.

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