Turchia: raid aereo, partito di governo si scusa
Questo contenuto è stato pubblicato il 29 dicembre 2011 - 17:06
(Keystone-ATS)
Il partito di governo turco si è scusato per il raid aereo delle forze della mezzaluna ai confini con l'Iraq che ha causato la morte di 35 curdi, ipotizzando un possibile errore. "Secondo le prime informazioni - ha detto Huseyin Celik, vicepresidente del partito per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp) - queste persone non erano terroristi". Non si trattava cioè di ribelli separatisti.
Stando ai media pro-curdi, le forze turche avrebbero confuso gli obiettivi, uccidendo dei contrabbandieri anziché forze separatiste curde. Un comunicato del governo turco afferma che "35 persone sono state uccise e una ferita nelle operazioni aeree" di Ankara in Iraq, e che una inchiesta è in corso.