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Ucraina: esplosioni nella città di Timoshenko alla vigilia europei

(Keystone-ATS) Una raffica di esplosioni a sei settimane dal fischio d’inizio degli europei di calcio in Polonia e Ucraina ha gettato nel panico oggi Dnipropetrovsk, città natale della leader dell’opposizione Iulia Timoshenko in carcere da mesi.

Proprio oggi il partito della ex premier ha diffuso varie fotografie che riprendono la pasionaria della Rivoluzione arancione sul letto della sua cella, angosciata e sofferente, mentre mostra alcuni lividi su braccia e basso ventre che lei afferma esserle stati procurati da un’aggressione delle guardie carcerarie tre giorni fa. La Timoshenko sostiene che alcuni uomini robusti la volevano portare in ospedale contro la sua volontà. Dopo essere stata strattonata, l’ex premier ha detto di avere ricevuto anche un pugno violento allo stomaco.

Le esplosioni a Dnipropetrovsk hanno provocato almeno 29 feriti – di cui cinque gravi – ma la dinamica non è del tutto chiara e resta un mistero anche chi abbia nascosto degli ordigni nei cestini dei rifiuti della città dell’Ucraina orientale.

Secondo il governo, le esplosioni sarebbero state quattro, mentre una quinta bomba sarebbe stata individuata e disinnescata dagli artificieri. Alcune fonti però sostengono che le esplosioni siano state ben dieci, ad intervalli tra i 20 e i 30 minuti. E altre riferiscono anche di una sparatoria tra poliziotti e ‘terroristi’ davanti ad un centro commerciale.

I quattro ordigni di cui parla il governo sono esplosi tutti nelle vicinanze di viale Carlo Marx, non lontano dalla stazione ferroviaria: due vicino a una fermata del tram, uno davanti a un cinema, ferendo dieci tra bambini e ragazzini, e un altro in un parco cittadino.

In vista di Euro 2012, il campionato europeo di calcio che inizierà l’8 giugno in Ucraina e Polonia, le forze armate dell’ex repubblica sovietica stanno svolgendo numerose esercitazioni antiterrorismo prestando particolare attenzione alla difesa aerea. Ma la minaccia si è concretizzata in maniera molto più subdola: con degli ordigni di fabbricazione artigianale, nascosti nei cestini dei rifiuti.

Le esplosioni di oggi sono state definite dal presidente ucraino, Viktor Ianukovich, “una sfida lanciata al Paese intero”. È di tutt’altro parere, invece, il capogruppo parlamentare del partito di Timoshenko, Andri Kozhemiakin, secondo cui gli attacchi potrebbero essere stati ordinati dallo stesso governo per distogliere l’attenzione sull’aggressione in carcere denunciata dall’ex premier Iulia Timoshenko o per far ricadere la colpa sull’opposizione. “Noi – ha detto Kozhemiakin – non escludiamo che i nostri rivali non tenteranno di addossare la responsabilità delle esplosioni sull’opposizione”.

Continua intanto a far discutere la situazione della Timoshenko che, dopo aver rivelato di essere stata picchiata in carcere la settimana scorsa, ha iniziato uno sciopero della fame. Oggi, in segno di protesta, i deputati dell’opposizione hanno occupato il parlamento per il quarto giorno di fila, mentre un corteo di migliaia di persone ha sfilato per le strade del centro di Kiev contro la sua detenzione e quella di altre figure di spicco dell’opposizione ucraina.

L’eroina della Rivoluzione arancione soffre di ernia al disco da mesi, ma non ha fiducia nei medici scelti dal ministero della Salute ucraino, e così Berlino sta premendo su Kiev perché possa curarsi in Germania. Secondo la cancelliera tedesca Angela Merkel, i medici tedeschi che hanno visitato Timoshenko “sono dell’opinione che le cure mediche possano essere espletate al meglio in un ospedale tedesco”.

Il trattamento riservato alla Timoshenko, dietro le sbarre da quasi nove mesi e condannata a sette anni di reclusione, ha fatto piovere su Kiev una valanga di critiche a livello internazionale: l’ultima arriva dal commissario Ue per la Giustizia, Viviane Reding, che ha declinato l’invito a presenziare alla partita inaugurale di Euro 2012. “La situazione drammatica di Timoshenko – ha scritto – deve far riflettere i politici sull’opportunità di andare in Ucraina”.

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