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Ucraina: volo MH17, Berlino sapeva che voli a rischio nell’est

(Keystone-ATS) Poco prima che l’aereo della compagnia Malaysia Airlines fosse abbattuto nel luglio 2014 nell’est dell’Ucraina, presumibilmente da un missile, il governo tedesco aveva ricevuto dai servizi segreti avvertimenti circa la pericolosità dell’area per le linee di volo.

Lo riportano alcuni media tedeschi, fra cui la Sueddeutsche Zeitung, citando un rapporto riservato del ministero degli Esteri. Questa segnalazione però non è stata inoltrata alle compagnie di volo.

Il 15 luglio 2014, cioè due giorni prima del disastro aereo costato la morte a 298 persone, al ministero degli Esteri si era affrontata la questione della pericolosità dei cieli nell’area dell’est ucraino, a causa dell’abbattimento di un aereo militare (modello Antonow An-26) colpito a un’altezza di oltre 6000 metri. Questo precedente era stato un chiaro segnale – secondo gli esperti della sicurezza militare – circa il fatto che potessero essere colpiti anche aerei civili in viaggio a una quota superiore. E l’informazione è stata diramata anche dai servizi segreti tedeschi al governo federale più volte e con rapporti quotidiani.

Messo di fronte a queste rivelazioni, il ministero degli Esteri ha confermato, oggi, in conferenza stampa a Berlino, che in seguito all’abbattimento dell’aereo militare ucraino vi siano stati colloqui e consultazioni su “come si potesse arginare questa follia nell’est dell’Ucraina”. Tuttavia, ha spiegato il portavoce Martin Schaefer, nella prospettiva di allora non si è ritenuto vi fosse ragione di dubitare della misura presa dalle istituzioni ucraine, che in seguito a quell’episodio avevano blindato il cielo per gli aerei civili fino a 9.753 metri di quota. L’aereo malese è stato colpito a 10 mila metri di altezza. Infine, ha conclude Schaefer, “il ministero degli Esteri non è un ente addetto alla sicurezza aerea”.

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